Le misure di restrizioni adottate dai governi di tutto il mondo hanno significato, per molte donne già vittime di violenza domestica, un aggravamento persistente del problema.
Donne giovani, spesso anche madri, che hanno dovuto affrontare durante il periodo pandemico una doppia paura e un doppio nemico: il coronavirus fuori e il proprio compagno, marito dentro casa.

Una triste realtà che urla senza ma e senza se, vendetta in ogni angolo del mondo civilizzato. Secondo uno studio dell’Onu, la quarantena che ha costretto decine di milioni di persone a rinchiudersi in casa per settimane, ha causato un aumento degli abusi sulle persone più vulnerabili, compresi i figli minori. Lo stress, l’incertezza di aver perso il lavoro e la vicinanza giorno e notte con gli aggressori hanno scatenato innumerevoli richieste di aiuto alle forze dell’ordine.

Ma la situazione si è aggravata anche a causa della tensione legata alle incertezze economiche legate alla pandemia. Risultato: aumento di tensione negli appartamenti, con le donne, che in una situazione di movimenti limitati, hanno avuto maggiore difficoltà. L’allarme è stato lanciato da ogni parte del mondo, dal Regno Unito all’India, dai Territori palestinesi all’America Latina, dove sono stati segnalati numeri in continua crescita per quanto riguarda gli abusi.

A cura di Samanta Costantini – Foto Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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