FC Juventus's head coach Antonio Conte reacts during the Serie A soccer match between AS Roma and FC Juventus at the Olimpico stadium in Rome, Italy, 11 May 2014. ANSA/ETTORE FERRARI

Nella 32^ giornata di campionato continua la striscia negativa della Lazio capace di farsi riprendere e poi sorpassare dal Sassuolo all’Olimpico. I biancocelesti per la terza volta consecutiva sono costretti a deporre le armi dietro le furia del presidente Lolito ben consapevole che se ora lo scudetto è diventato solo un miraggio, anche il secondo posto in classifica puo’ essere messo in discussione da un’Atalanta sempre più ariosa nel suo gioco moderno capace di mettere sotto la Signora bianconera che continua a guidare la graduatoria dopo il 2-2 proprio con la Dea di Gasperini. La distanza della squadra di Sarri tranquillizza la Juve per la conquista del titolo, è veramente difficile pensare che ci possa essere un’antagonista in grado di mettere la freccia nei confronti dei bianconeri.

In cattedra sale la Roma che senza indugi a tarpato le ali alle rondinelle ormai condannate ad un’amara retrocessione con il patron Cellino pronto alla sciopero della fame per alcuni arbitraggi fin troppo di parte a modo suo. Ma il vero problema del Brescia è Balotelli che in qualche modo a spiazzato lo stesso Diego Lopez costretto ad inventarsi un nuovo schema in fase offensiva. E si sà l’ex nazionale azzurro ha pur sempre giocate stellari, ma solo quando funziona la testa e non solo i piedi.

Il Genoa ritrova una netta vittoria al Ferraris contro una Spal ormai demotivata per non parlare di decapitazione sul campo di battaglia. La vittoria per 2-0 contro gli spallini riapre le speranze di una salvezza in extremis anche il campionato è in grado dopo tanti sforzi di offrire amare sorprese. Ma il Grifone abituato a queste sortite potrebbe ottenere il minimo obiettivo con la società guidata da Enrico Preziosi pronta a vendere ad azionisti orientali.

Netta vittoria dei blucerchiati nel difficile campo di Udine. La Sampdoria con il tris d’autore non solo rende felice Ranieri, ma fa togliere la mascherina a Missimo Ferrero dopo tanta cioccolata amara. Ora i Liguri con sei punti di distacco dalla terz’ultima in classifica collocati al quattordicesimo posto possono terminare una stagione difficile, scorbutica, con più serenità e mettere gli ultimi punti nel pallottoliere per una salvezza matematica.

Tanto equilibrio in campo tra Parma e Bologna, il derby della via Emilia termina con un giusto 2-2 e con le due formazioni emiliane che hanno ben poco da chiedere al campionato, se non quello di terminare le ultime sortite con senso di correttezza e dignità.

Il Lecce non molla la preda a Cagliari e si guadagna un punto d’oro per rialzare le ambizioni di salvezza, dal Genoa fermo al quart’ultimo posto c’è solo uno scalino da fare e si presume che i salentini daranno il massimo per ottenere un miracolo. Mentre i sardi con i 41 punti in classifica sono del tutto in serie A pure nella prossima stagione.

Il Milan per recupera di credibilità deve puntare almeno al quinto posto, ma per Pioli non sarà una passeggiata dare del filo da torcere ai partenopei e alla Roma. Certo il pari al San Paolo proprio contro il Napoli può essere un buon viatico per tentare il sorpasso in corso d’opera. Sarà una vera battaglia per questo trio centrare l’Euoropa League e fino all’ultima giornata sicuramente non si avrà il verdetto.

L’Inter di Antonio Conte dopo un primo tempo tutto da dimenticare che si è vista travolgere dal goal di Belotti è riuscita nella ripresa a capovolgere il punteggio portando a casa la vittoria che inciderà per la piazza d’onore, quel secondo posto che Moratta vuole per blindare l’allenatore neroazzurro dopo alcune sirene estive che lo vedrebbero accomodare su di una panchina diversa con l’arrivo di Massimiliano Allegri. Con la vittoria sacrosanta dei neroazzurri sul Toro costretto a guardarsi alle spalle per non perdere lo zoccolo duro, cala il sipario sulla giornata calcistica con i soliti rimbrotti da chi pensa che il pallone debba essere sempre gonfio dalla propria parte.

Brera direbbe adesso mi accendo la pipa, mentre maestro permettendo, io spengo il sigaro aromatico.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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