LORENZO CASINI PRESIDENTE LEGA CALCIO

Non solo Juventus, Inter e Milan – ma anche le altre grandi – hanno valutato a favore della proposta di ridurre, da venti a diciotto, le squadre che parteciperanno al prossimo campionato di serie A. Napoli, Fiorentina, Roma e Lazio non erano presenti alla riunione preliminare tra i dirigenti bianconeri, nerazzurri e rossoneri, ma approvano l’idea. Al momento non si è ancora pronunciata l’Atalanta che, pur non essendo una squadra metropolitana, è abituata a frequentare i piani alti della classifica e le coppe europee.

La necessità di ridurre gli spazi del campionato con quelli delle competizioni internazionali ha spinto le tre grandi a proporre con decisione il taglio che riporterebbe la massima serie ai numeri di venti anni fa. La nuova Coppa dei Campioni avrà due partite in più nella prima fase. Il Mondiale per club occuperà un mese tra giugno e luglio. Inizialmente ogni quattro anni, ma la Fifa avrebbe in mente una cadenza biennale. Una partecipazione impossibile da incastrare con la pausa estiva dei giocatori di vertice, alle prese con le competizioni riservate alle Nazionali.

Il compenso di cinquanta milioni, garantito a ogni società alla partenza del Mondiale per club, è comunque irrinunciabile in questa fase di auto-sostenibilità finanziaria. Senza dimenticare l’ampliamento delle competizioni nazionali, come la Supercoppa italiana appena disputata. Ecco il motivo per cui sarebbe fondamentale cancellare quattro giornate di campionato per dare respiro. La novità più importante è rappresentata dall’appoggio della Lazio, che da sempre è stata decisiva all’interno della Lega di Serie A, nel sostenere molte provinciali, ovviamente contrarie alle novità che aumenterebbero il rischio di perdere i ricchi ricavi derivati dai diritti televisivi.

La riduzione a diciotto squadre permetterebbe al presidente biancoceleste di ottenere un suo vecchio risultato; diminuire le retrocessioni da tre dirette a due, più una da decidere tra la terzultima della serie A e la terza della serie B. Con questo criterio anche i club medio-piccoli sarebbero più tutelati. La stessa formula utilizzata dai campionati europei a diciotto squadre come la Bundesliga (1992) e la Ligue1 (2023). La Serie A (2004), la Premier League (1995) e la Liga (1997) è tuttora a venti squadre. Il dibattito è aperto.

I giochi incrociati e le mediazioni – inizio di un lungo percorso – sono cominciate, anche se non sarà facile variare un format che dura da vent’anni! Infatti, la prima assemblea di Lega della serie A, riunitasi recentemente, ha votato a sfavore della proposta con sedici voti. Astenuti Juve, Inter, Milan e Roma.

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Imagoeconomica

 

Il Vice Direttore Ugo Vandelli

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