La giurista, specializzata in diritto internazionale e diritti umani ha inoltre “bacchettato” i Governi, compreso quello australiano, di “amnesia” e di “miopia” e di “vivere in una realtà alternativa“.
Ha sottolineato anche che la Comunità internazionale è quasi completamente paralizzata e che L’Onu sta vivendo il più “storico” fallimento politico e umanitario dalla sua fondazione.
Non a caso ha affermato: “Gli stati membri, specie in Occidente restano ai margini, mormorando parole inaudibili di condanna, o restano in silenzio per paura di ledere l’autoproclamato diritto di Israele all’autodifesa. Sotto il diritto internazionale Israele ha il diritto di proteggersi, ma non di ingaggiare una guerra.”
In chiusura ha obiettato in merito al termine usato guerra Israele-Gaza in quanto Gaza non è un’entità indipendente, ma piuttosto parte dei Territori occupati.
Il profilo di Francesca P. Albanese: E’ una giurista e docente italiana, specializzata in diritto internazionale e diritti umani. Dal 2022 è relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati. Forte oppositrice dell’occupazione israeliana della Palestina, ha raccomandato nel suo primo rapporto che gli Stati membri delle Nazioni Unite sviluppino “un piano per porre fine all’occupazione coloniale israeliana e al regime di apartheid”. Inoltre ha criticato l’inazione sul problema, descrivendo gli Stati Uniti come “soggiogati dalla lobby ebraica” e l’Europa dal “senso di colpa per l’Olocausto”, con il risultato che entrambi “condannano gli oppressi” nel conflitto. Dopo l’attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre 2023 ha chiesto un cessate il fuoco immediato, avvertendo che “i palestinesi corrono il grave pericolo di una pulizia etnica di massa”. Ha inoltre affermato che la comunità internazionale deve “prevenire e proteggere le popolazioni dai crimini atroci” e che “anche la responsabilità per i crimini internazionali commessi dalle forze di occupazione israeliane e da Hamas deve essere immediatamente perseguita”.
A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica