Bologna 2 agosto 1980 – 2023, sono trascorsi 43 anni dalla tragedia che ha colpito il nostro paese e ancora la “Vera Verità” non è completamente emersa e per la “storicità” di tale episodio ancora oggi parla di matrice fascista e/o neofascista.

Dal 1980 sono stati Presidenti della Repubblica e a Capo del Consiglio Supremo della Magistratura: Sandro Pertini (1978-1985) – Francesco Cossiga (1985-1992) – Luigi Scalfaro (1992-1999) – Carlo Azeglio Ciampi (1999-2006) – Giorgio Napolitano (2006-2015) – Sergio Mattarella (2015 e ancora in carica) e si sono alternati al Governo:

XIX Legislatura (dal 13 ottobre 2022) elezioni politiche del 25 settembre 2022 Governo Meloni (dal 22 ottobre 2022 – in carica)

XVIII Legislatura (dal 23 marzo 2018 al 12 ottobre 2022) elezioni politiche del 4 marzo 2018 Mario Draghi (dal 13 febbraio 2021 al 22 ottobre 2022) Giuseppe Conte II (dal 5 settembre 2019 al 13 febbraio 2021) Giuseppe Conte (dal 1° giugno 2018 al 4 settembre 2019)

XVII Legislatura (dal 15 marzo 2013 al 22 marzo 2018) elezioni politiche 24 e 25 febbraio 2013 Governo Gentiloni (dal 12 dicembre 2016 al 1° giugno 2018) – Governo Renzi (dal 22 febbraio 2014 al 12 dicembre 2016) Governo Letta (dal 28 aprile 2013 al 21 febbraio 2014)

XVI Legislatura (dal 29 aprile 2008 al 23 dicembre 2012) elezioni politiche 13 e 14 aprile 2008 Governo Monti (dal 16 novembre 2011 al 27 aprile 2013) – Governo Berlusconi IV (dall’8 maggio 2008 al 16 novembre 2011)

XV Legislatura (28 aprile 2006 – 6 febbraio 2008) elezioni politiche 9 e 10 aprile 2006 Governo Prodi II (dal 17 maggio 2006 al 6 maggio 2008)

XIV Legislatura (30 maggio 2001 – 27 aprile 2006) elezioni politiche il 13 maggio 2001 – Governo Berlusconi III (dal 23 aprile 2005 al 17 maggio 2006) – Governo Berlusconi II (dall’11 giugno 2001 al 23 aprile 2005)

XIII Legislatura (9 maggio 1996 – 9 marzo 2001) elezioni politiche il 21 aprile 1996 Governo Amato II – Governo D’Alema II – Governo Prodi

XII Legislatura (15 aprile 1994 – 16 febbraio 1996) elezioni politiche il 27 marzo 1994 Governo Dini – Governo Berlusconi

XI Legislatura (23 aprile 1992 – 16 gennaio 1994) elezioni politiche il 4 aprile 1992 Governo Ciampi – Governo Amato

X Legislatura (2 luglio 1987 – 2 febbraio 1992) elezioni politiche il 14 giugno 1987 Governo Andreotti VII – Governo Andreotti VI – Governo De Mita – Governo Goria

IX Legislatura (12 luglio 1983 – 28 aprile 1987) elezioni politiche il 26 giugno 1983 Governo Fanfani VI – Governo Craxi II – Governo Craxi

VIII Legislatura (20 giugno 1979 – 4 maggio 1983) elezioni politiche il 3 giugno 1979 – Governo Fanfani V- Governo Spadolini II – Governo Spadolini –
Governo Forlani – Governo Cossiga II – Governo Cossiga

E ovviamente i relativi Partiti Politici.

La Premier Giorgia Meloni tiene a precisare che l’attuale maggioranza non merita certe accuse e rifiuta che venga trattata come reticente e ambigua. Non a caso afferma: “è stato il nostro governo” a cominciare a spalancare le finestre, a far entrare aria nuova perché si giunga alla verità su Bologna: la strada per arrivarci, alla verità di questa e delle altre stragi che hanno segnato l’Italia nel dopoguerra, passa pure nel mettere a disposizione della ricerca storica il più ampio patrimonio documentale e informativo possibile, Noi abbiamo aperto le buste segrete. Se volete sapere Chi ha interesse a coprire la verità, cercate altrove!”

E’ la prima volta che l’Italia ha al Governo un Premier donna e di destra e questo molto probabilmente infastidisce non poco la sinistra.

Prosegue pertanto nel suo dire: “Questo esecutivo, fin dal suo insediamento, ha accelerato e facilitato il versamento degli atti declassificati all’Archivio centrale dello Stato e li ha resi più agevolmente consultabili, completando quella desecretazione che era stata avviata dai governi precedenti. Il due agosto 1980 il terrorismo ha sferrato all’Italia e al suo popolo uno dei suoi colpi più feroci. Sono trascorsi 43 anni ma, nel cuore e nella coscienza della nazione, suona ancora con tutta la sua forza di violenza quella terribile esplosione, che disintegrò la stazione di Bologna, uccise 85 persone e ne ferì oltre duecento. Un massacro che ha condizionato la nostra storia. Palazzo Chigi non smetterà di impegnarsi per far emergere tutto il nascosto. Nel giorno dell’anniversario rivolgo ai famigliari il mio primo pensiero». A loro va vicinanza, affetto e anche il più sentito ringraziamento per la tenacia e la determinazione che hanno messo al servizio della ricerca della verità, attraverso le Associazioni che li rappresentano e che sono in costante contatto con la presidenza del Consiglio.”.

A sostegno del suo discorso interviene anche da Palazzo Madama, Il Presidente del Senato Ignazio La Russa che parla dell’importanza e della necessità di aprire i dossier per far miglior luce sull’accaduto e afferma: “Abbiamo un impegno di conoscenza che dobbiamo rispettare nei confronti delle vittime del terrorismo, in relazione al quale ritengo fondamentale proseguire nell’opera di desecretazione degli atti delle commissioni parlamentari d’inchiesta che hanno indagato su molte tragiche pagine del nostro passato. Basta con le zone oscure necessita rimuovere ogni dubbio, ogni ombra, ogni interrogativo ancora aperto. Ne va della credibilità delle istituzioni repubblicane. Tramandare la memoria significa non far venire mai meno l’amore per quei valori di libertà e di democrazia che sono scolpiti nella nostra Costituzione. Il ricordo è il collante della nostra identità.”

Anche il Presidente della Camara, Lorenzo Fontana, da Montecitorio, invita ad “aprire i cassetti dei documenti segretati” per arrivare alla verità!

Il Guardasigilli Carlo Nordio, a sua volta dichiara: “Bologna è tuttora una ferita aperta e solo una verità senza zone d’ombra può portare a un’autentica giustizia, una verità completa che la Repubblica riconosce come proprio dovere.”

Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, aggiunge: “Le sentenze hanno accertato responsabilità e matrici, da parte nostra c’è una condivisione senza riserve che non ammette oblio, ma resta ancora parecchio da capire sul piano delle complicità anche ad altri livelli e i risultati incoraggino le Istituzioni ad andare avanti.” 

Il Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, invita a non polemizzare quando si “ragiona” di morti e aggiunge: “Il due agosto 1980 ha segnato profondamente il nostro Paese, ora difendiamo la libertà e la democrazia perché ancora oggi abbiamo troppe ombre, verità mancate, coperture da individuare: In questo quadro fa bene il Governo a togliere i segreti e a consegnare le carte, è un’operazione determinante.”

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto ImagoEconomica 

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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