Serviva la partita perfetta? Nessun problema, è arrivata.
Come si può definire, d’altronde la gara del Cesena venerdì sera, se non con l’aggettivo di massimo grado italiano?
Gli uomini di Drago hanno battuto assolutamente al di fuori da ogni pronostico, la capolista Cagliari, la cui forza è nota a tutti.
Gli uomini del mago Drago non si sono fatti intimorire dal blasone altrui e hanno tirato fuori dal cilindro una gara davvero superlativa, accorta in difesa, intelligente a centrocampo e micidiale in attacco.
Falco, il fantasista che tanto mancava ai bianconeri, Kessiè che per una volta ruba la copertina a Sensi e Gomis che ha parato anche un ingiusto rigore dato al Cagliari, i tre migliori in campo.
Ma tutta la squadra ha giocato una partita davvero egregia, nonostante pure l’arbitro non sembrava aiutare i bianconeri.
La genialità di Drago è stata quella di bloccare la principale fonte di gioco sarda, Joao Pedro. Il brasiliano che di solito funge da raccordo tra centrocampo e attacco è stato neutralizzato bene.
Chiaramente di fronte c’è il Cagliari, non proprio l’avversario dei sogni, naturale concedere qualcosa. La traversa colpita dai sardi e un paio di ottime parate di Gomis, rigore escluso, certificano che la partita è stata gara vera.
Proprio per questo il Cesena esce, col 2-0 non casuale, o fatto di ripartenze e basta, ma anche di buon gioco e grande impegno, con un’altra consapevolezza dalla sfida, e col rimpianto dei punti gettati in trasferta, perchè se la squadra gioca così, difficilmente viene fermata.
Ora la testa degli uomini di Drago è sulla trasferta di la Spezia, altro avversario duro certo, ma nemmeno paragonabile al Cagliari.
Il terzo posto del Pescara dista solo 3 punti, così come il Novara, quinto ad inseguire il Cesena, ecco perchè la trasferta in Liguria è da non fallire.

Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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