La Federal Reserve ha alzato di nuovo i tassi di interesse, di 75 punti base, e ha dichiarato che sono in arrivo altri aumenti per contrastare l’impennata dei prezzi – un atteggiamento aggressivo che nelle ultime sedute ha fatto temere ai mercati una recessione.

Si tratta del terzo aumento consecutivo di 0,75 punti percentuali da parte del Federal Open Market Committee (FOMC), che ha proseguito l’azione di contenimento dell’inflazione, salita ai massimi degli ultimi 40 anni.

L’aumento porta il tasso di riferimento al 3,0-3,25% e il FOMC ha dichiarato di “prevedere che aumenti continui saranno appropriati“.

Wall Street ha invertito la rotta diventando negativa.  – L’impennata dei prezzi sta mettendo sotto pressione le famiglie e le imprese americane ed è diventata un peso politico per il Presidente Joe Biden, che deve affrontare le elezioni congressuali di metĂ  mandato all’inizio di novembre.

Ma una contrazione dell’economia piĂą grande del mondo sarebbe un colpo ancora piĂą dannoso per Biden, per la credibilitĂ  della Fed e per il mondo in generale.

Gli esperti della Fed prevedono inoltre un brusco rallentamento della crescita del PIL statunitense, pari ad appena lo 0,2% quest’anno, ma un ritorno all’espansione nel 2023, con una crescita annuale dell’1,2%.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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