MILAN, ITALY - JANUARY 21: Lorenzo Insigne of SSC Napoli celebrates after scoring the opening goal during the Serie A match between AC Milan and SSC Napoli at Stadio Giuseppe Meazza on January 21, 2017 in Milan, Italy. (Photo by Getty Images/Getty Images)

Attenzione, battaglione,
E’ asciuto pazzo ‘o padrone
l’avite fatto arraggià
Chillo era nù buono guaglione
e sapeva jucà
ma into a stà città manco ‘e sante
è facite allignà!…

…. E dopo tante voci è arrivata la conferma: il guaglione di casa, Lorenzo Insigne, se ne va; lo farà dal 1 luglio prossimo, quando il suo contratto sarà formalmente scaduto …. saluterà Napoli ed il “suo” Napoli, lo farà da capitano, lo farà perché a Napoli, nel Napoli, c’è chi non lo ha più voluto ….

…. Toronto, il Canadà, lo aspettano e per fargli prenotare il biglietto aereo lo hanno letteralmente “caricato” di soldi, tanti da riservare un futuro aureo alle sue prossime dieci generazioni, così tanti che una volta entrati in scena i dirigenti canadesi, l’eventuale concorrenza è sparita, evaporata, e non ce n’è stato per nessuno.
La telenovela del rinnovo del capitano azzurro è andata avanti per almeno un anno e mezzo, pagine non proprio positive di un rapporto probabilmente non logoro, ma che il Presidente napoletano De Laurentiis ha incanalato sulla strada dell’addio, chissà se solo per soldi, o magari anche per dare un segnale sul futuro, che giocoforza deve avere una certezza di partenza: costi minori, adeguati ai tempi, con l’allineamento della partita doppia, il dare e l’avere.

Giusta o sbagliata che sia, quella scelta da ADL è la sola via possibile al salvataggio di un calcio che deve mettersi in testa un ridimensionamento non più procrastinabile; offrire il rinnovo al capitano (per quello che si sa) a cifre inferiori rispetto all’attualità, era ragionevole considerando la situazione, poi ognuno è libero di chiedere quello che ritiene giusto ed eventualmente di liberarsi alla scadenza del contratto.

Insigne ha trent’anni e quindi non è certo un “vecchietto”, il contratto da firmare era probabilmente l’ultimo davvero importante e quindi si è guardato intorno, senza fare polemiche e senza alimentare le numerose voci che si sono susseguite, con pretendenti più o meno vere, cifre spesso senza logica, insomma le solite cose che alimentano il popolo dei tifosi, facendo sognare qualcuno, incavolare altri ….

…. Voci, voci ed altre voci, poi è arrivato il Toronto, con il suo bel paccone di soldi ed è bastata una penna per firmare il contratto, quadriennale, da top player, anche se per bravo che sia Insigne, è davvero un top?

La MLS si arricchirà certo, la Serie A perde uno dei suoi protagonisti, ma tutti se ne faranno una ragione, magari a malincuore, ma la logica dice che per il Napoli è giusto così e poi ci sarà il giudizio del campo, quello in cui Lorenzo è stato protagonista e comparsa, elogiato e criticato, vestisse l’azzurro napoletano o quello della Nazionale.
Quale sarà il futuro di Insigne lo vedremo, anche in tema Nazionale, Mondiali, certo il livello in America è probabilmente pari alla nostra Serie C, ma davanti ad un’offerta del genere si doveva andare tanto per il sottile? E poi, quali erano le alternative? Il Napoli non lo voleva più, questa era l’unica certezza assoluta ed il resto? Bayern, Real, Barca, Inter, Juve, chi si è davvero mosso per Lorenzo e con quali eventuali offerte?

Il Canadà, alla fine, non è l’inferno, anzi, e poi magari le “casette” sono davvero belle e lo sciroppo d’acero davvero buono, non ci sarà il Vesuvio, ma i Grandi Laghi sono uno spettacolo non da meno …. persino i giornalisti romperanno meno i co….ni e sarà più facile dire che non si è capita la domanda, per stupidamente “italiana” che sia.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Marco Iorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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