Sotto la lente d’ingrandimento del Fisco nel 2022 gli acquisti tenuti d’occhio da fatturazione elettronica e redditometro

Pare che il 2022 voglia riportare il redditometro quale strumento per contrastare l’evasione fiscale: è quanto si legge in vari passaggi in una relazione del ministero dell’Economia. Per poterlo usare, però, “l’arma” in più sarà data dalla fatturazione elettronica così da controllare gli acquisti più onerosi effettuati dai contribuenti come case, macchine di lusso, orologi di pregio, viaggi costosi. Insomma in base a quello che possiedi dopo una verifica fiscale, il contribuente dovrà dimostrare senza se e senza ma, da dove sono derivati i soldi per i grandi acquisti in famiglia

Sul Sole24Ore, noto quotidiano di economia, viene riportata “l’esigenza di focalizzare l’attenzione sulle informazioni dell’Anagrafe tributaria che segnalino capacità di risparmio incompatibili con i redditi dichiarati“. Tradotto in soldoni: in base alla tipologia di spesa, il fisco può risalire al reddito e capire se quel dato acquisto è compatibile con i soldi che si possiedono. È per questo che si parla del ritorno in grande stile del redditometro, che “lavorerà” in relazione a quanto risulta dalla fatturazione elettronica soprattutto per gli acquisti di particolare valore. In questo modo, il documento può rilevare i dati che riguardano la natura, la qualità e la quantità delle prestazioni fatturate che “consentirebbe di valutare concretamente se l’oggetto della prestazione rientra fra quelli che rappresentano manifestazione di capacità di spesa”, intesa dal punto di vista dei consumi ma anche degli investimenti oltre a poter integrare le informazioni con altri dati come possono essere quelli immobiliari attraverso il catasto. Insomma chi lavorerà in nero secondo l’occhio vigile del fisco dal 2022 in poi sarà prima o poi beccato; e, avrà sanzioni severissime e triplicate in funzione degli importi non dichiarati. Il fisco prenderà sotto esame tutti i settori e se usato con criterio, il redditometro rimane tra gli strumenti più validi che vengono usati dall’amministrazione finanziaria.

L’obiettivo del Fisco sarà quello di scovare in modo inequivocabile la vera capacità contributiva dei contribuenti e far scattare eventuali controlli in presenza di uno scostamento superiore del 20% tra redditi dichiarati e ricostruiti. Di fatto, il Fisco punta a sfruttare meglio le potenzialità inespresse della Superanagrafe dei conti correnti potendo contare su cinque dati chiave: il saldo a inizio anno ed alla fine, la somma dei movimenti in entrata e in uscita e la giacenza media. Scatteranno a quel punto controlli presso le residenze dei cittadini.

Ricordiamo che dal primo gennaio l’importo massimo che si può prelevare è di 999,00— Euro.

l’obiettivo sarà quello di scovare in modo nitido la vera capacità contributiva dei cittadini e far scattare eventuali controlli in presenza di uno scostamento superiore del 20% tra redditi dichiarati e ricostruiti. Di fatto, il Fisco punta a sfruttare meglio le potenzialità inespresse della Superanagrafe dei conti correnti potendo contare su cinque dati chiave: il saldo a inizio anno ed alla fine, la somma dei movimenti in entrata e in uscita e la giacenza media.

Ad oggi, più di due miliardi di comunicazioni di acquisto stanno transitando nel database, comunicazioni che possono essere conservate fino a un massimo di 8 anni.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui