Ci sarebbero le risorse per tutti, la povertà potrebbe essere sconfitta semplicemente attraverso una distribuzione equa dei beni, ma la realtà è che siamo tutti vittime di una dinamica malata, basata sul consumismo, l’accumulo, lo spreco e il disinteresse.

La situazione è a dir poco paradossale. Stando a quanto calcolato da Oxfam, la ong britannica attenta all’economia sociale, la disuguaglianza continua a crescere nel mondo e sarebbero sufficienti i primi 8 super ricchi del pianeta per fare la ricchezza dei 3,6 miliardi più poveri. Insomma, il rapporto della ong parla chiaro: l’1% dei più facoltosi al mondo possiede quanto il restante 99%.

Se non ci sarà un’inversione di tendenza, tra 25 anni potremmo trovarci di fronte al primo “trillionario”, con una ricchezza superiore ai 1.000 miliardi di dollari.

Così, la ong è arrivata al punto di fare una petizione ai governi per chiedere una serie di interventi in favore di una economia più umana. Otto i punti sollecitati: politiche per arginare la concentrazione di ricchezza; stop alla concorrenza fiscale al ribasso; sostegno a modelli di business non orientati solo a massimizzare il profitto; incoraggiamento di innovazioni tecnologiche a vantaggio di tutti; una transizione verso l’uso di energie rinnovabili; la promozione dello sviluppo in base anche ad indicatori relativi al benessere dei cittadini e non solo del Pil.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui