Nelle ultime settimane sulle bacheche elettroniche delle agenzie immobiliari di lusso stanno fioccando gli annunci di vendita dei mega appartamenti di Manhattan, le cui proprietà sono attribuite ai più ricchi uomini d’affari russi.

Gli oligarchi sanzionati per la loro appartenenza alla cerchia ristretta degli uomini di fiducia di Putin, e per questo ritenuti coinvolti nella guerra in Ucraina, temono di essere colpiti da altre misure contro il loro patrimonio negli Stati Uniti.

Prima di subire il congelamento dei loro mega appartamenti di lusso, starebbero dunque cercando di liberarsene il prima possibile, per ricavarne almeno una parte del loro valore. Secondo alcune stime nella sola Manhattan, i russi sarebbero proprietari di una fetta del mercato immobiliare newyorkese pari a 1 miliardo di dollari.

Negli ultimi giorni sarebbero 71 le dimore messe sul mercato dagli oligarchi, mentre altre 61 sarebbero già state vendute.

A dare il via alla corsa c’ha pensato Alexey Kuzmichev, co-fondatore di Alfa Bank, la più importante banca privata russa colpita dalle sanzioni Usa. L’oligarca russo starebbe ancora cercando un acquirente per la sua residenza di lusso nell’Upper East Side per 41 milioni di dollari, 1 milione di dollari in meno rispetto a quando l’ha comprata nel 2016.

Valery e Olga Kogan, miliardari proprietari dell’aeroporto Domodedevo di Mosca, hanno invece messo sul mercato il loro appartamento al Plaza per 50 milioni di dollari, più altre due residenze nell’Upper East Side e nell’Upper West Side, vicino a Central Park.

A partecipare alle danze non poteva mancare, Roman Abramovich, uno tra gli oligarchi più famosi, anche per le case possedute a New York.

Già salito agli onori della cronaca per i suoi guai con il Chelsea colpito dalle sanzioni insieme a tutti i suoi beni nel Regno Unito, il miliardario russo-israeliano teme adesso anche per il suo appartamento di Manhattan: un lussuoso attico con vista sullo zoo di Central Park acquistato nel 2013 per 75 milioni di dollari.

Altro magnate russo alle prese con affari immobiliari è Oleg Deripaska. Il re dell’alluminio era riuscito a scongiurare già nel 2018 il congelamento dei suoi due appartamenti newyorkesi dopo essere finito in un’indagine del Fbi, intestandoli a dei parenti.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

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