Momento storico, che chiude un’era. E’ stata ammainata la bandiera nella base del contingente italiano, albanese e statunitense ad Herat. Con una cerimonia solenne, alla presenza del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, termina così simbolicamente la missione italiana in Afghanistan, durata per quasi venti anni.

La smobilitazione della base è iniziata il primo maggio e vedrà liberato il luogo definitivamente tra qualche settimana. “Sono 53 le lacrime che non dimenticheremo”, ha detto il capo di Stato maggiore della Difesa, Vecciarelli, riferendosi ai militari italiani caduti. “Il vostro e il loro sacrificio ha dato risultati a livello internazionale”.

Le operazioni di rimpatrio di uomini (erano 800 a inizio anno) e mezzi, avviate a maggio, si concluderanno a breve, in sintonia con l’accelerazione impressa dagli Usa che intendono lasciare il Paese entro metà luglio, in anticipo sulla data simbolica dell’11 settembre annunciata dal presidente Joe Biden.

A cura di Elisabetta Turci – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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