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La variante Omicron sta frenando i treni ad alta velocità e procurando serissimi danni alle imprese private del trasporto passeggeri: Alta velocità ferroviaria e servizi autobus sulle lunghe distanze. I maggiori operatori del settore (Italo, FlixBus, Itabus, Simet e altri) hanno fatto recapitare due lettere ai ministri Enrico Giovannini (Infrastrutture) e Daniele Franco (Economia) per sollecitare misure immediate a sostegno dell’Alta velocità e del trasporto di linea su strada di media-lunga percorrenza. Nell’alta velocità ferroviaria, in particolare, la situazione odierna è tale da lasciar prefigurare un inevitabile e ulteriore peggioramento, che avrà effetti comparabili a quelli già patiti in occasione del primo lockdown nazionale.

Per quanto riguarda Italo, le vendite per viaggi da effettuarsi nel mese di gennaio sono inferiori di circa il 40% rispetto a quelle registrate nel medesimo periodo ante pandemia , quelle per il mese di febbraio sono addirittura inferiori dell’80% rispetto al medesimo periodo ante Covid.
Dal combinato disposto della riduzione della domanda e dell’aumento dei costi, le aziende vedono il loro conto economico in grande sofferenza. La prima risposta degli operatori, necessaria anche se non sufficiente, sarà una forte riduzione delle frequenze giornaliere delle loro rotte, sia per i treni sia per i bus, di tutti gli operatori privati, a partire dalla prossima settimana. Frequenze che continueranno a ridursi con l’ulteriore, prevedibile calo della domanda nelle settimane successive, con gravi conseguenze sull’occupazione e su tutto l’indotto del settore.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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