Compie cento anni una di quelle scoperte che, nel campo della medicina, ha radicalmente cambiato la vita e il destino di milioni di persone. Si tratta della scoperta dell’insulina, grazie alla quale vengono curati i pazienti diabetici.

Prima dell’11 gennaio 1922 infatti, chi era affetto da questa patologia, difficilmente riusciva a sopravvivere. La svolta epocale si realizzò grazie a due ricercatori: John Macleod, di origini britanniche e Frederick Banting, di origini canadesi.

I loro esperimenti, con l’ausilio degli studi già effettuati tempo prima tra Frederick Banting e Charles Best – il suo assistente – nel 1921 diedero risultati positivi e riuscirono a produrre e a isolare l’ormone dell’insulina, estraendolo dal pancreas di alcuni animali.

L’11 gennaio 1922, al Medical Service del Toronto General Hospital, venne ricoverato un ragazzo di quattordici anni, Leonard Thompson, affetto da una grave forma di diabete giovanile. Frederick Banting, assieme ai colleghi Walter R. Campbell e Almon A. Fletcher decise di somministrargli una dose di insulina tramite iniezione, senza effetti rilevanti.

Operazione ripetuta dopo due settimane più tardi con estratti di insulina più potenti e situazione del paziente in rapido miglioramento. L’insulina aveva riportato i suoi livelli di glucosio ematico a valori di normalità ed i suoi sintomi erano scomparsi. Leonard visse per tredici anni dopo quella prima iniezione di insulina. Morì all’età di 27 anni a causa di una polmonite, non curabile in quel periodo in quanto gli antibiotici non erano ancora utilizzati.

La scoperta dell’insulina come cura per il diabete fece guadagnare a Frederick Banting e John Macleod il Premio Nobel per la medicina nel 1923.

Ancora oggi il diabete è una piaga che colpisce un elevato numero di persone nel mondo, anche a causa di abitudini alimentari scorrette e di una vita sempre più sedentaria.

Studi recenti hanno rilevato un aumento dell’incidenza del diabete di tipo 2 e la riduzione dell’età della diagnosi della malattia.

articolo a cura di Franco Buttaro – Foto Imagoeconomica

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Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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