20051228 - IMMIGRAZIONE, CONSULTA BOCCIA ALTRA NORMA DELLA BOSSI-FINI - Un barcone di immigrati nelle acque dell'isola di Lampedusa (Agrigento) in un'immagine d'archivio del 22 giugno scorso. FRANCO LANNINO/ARCHIVIO ANSA/ji

Il problema migranti è una questione di politica nazionale, oppure rimane quello di un’Europa cieca… I flussi di “rifugiati” e la migrazione sono al centro dell’attenzione mondiale.

Da qualche anno, l’Europa si trova a dover rispondere alla sfida migratoria più grave dalla fine della seconda guerra mondiale. L’ondata senza precedenti di rifugiati e migranti irregolari che hanno raggiunto l’Europa ha portato alla luce una serie di mancanze e lacune delle politiche in materia di asilo, frontiere e migrazione. Come risposta a tali sfide, l’Unione Europea ha avviato un vasto processo di riforma volto a ricostruire le politiche in materia di asilo e migrazione attorno a quattro pilastri: ridurre gli incentivi alla migrazione irregolare affrontandone le cause profonde; migliorare i rimpatri e smantellare le reti della tratta e del traffico di migranti; salvare vite umane e proteggere le frontiere; definire una solida politica in materia di asilo e fornire altre vie di accesso ai richiedenti, garantendo inoltre canali legali più efficienti per i migranti regolari. I flussi migratori record hanno interessato l’Europa nel 2015-2016 e si sono placati nel 2017-2018, per poi riprendere negli anni successivi.

Tuttavia, in linea con l’obiettivo di perseguire quella che la Commissione ha definito una futura politica migratoria efficace, equa e solida, l’UE ha attuato misure sia immediate sia a lungo termine attingendo ai trattati e ad altri strumenti giuridici e finanziari. In una situazione di crescenti conflitti internazionali e interni, cambiamenti climatici e povertà mondiale, è probabile che l’Europa continuerà a rappresentare il rifugio ideale per richiedenti asilo e migranti, sia per la sua posizione geografica sia per la sua reputazione come modello di stabilità e apertura.

Questa realtà trova la sua espressione anche nella crescente generosità, flessibilità e varietà dei finanziamenti per le politiche sulla migrazione e l’asilo, previsti sia all’interno sia all’esterno del bilancio attuale e di quelli futuri dell’Unione Europea. Purtroppo le considerazioni sollevate da tanti cittadini sul problema “migranti e immigrazione” non sono in linea con l’attuale politica europea. In pratica gli italiani dicono basta agli arrivi via mare perché gli immigrati nel nostro Paese sono troppi e poco gestibili. Si chiedono perché i più sono in Italia, rispetto alle restanti nazioni europee? Lamentano che gli immigrati “rubano” il lavoro e molti non pagano le tasse.

Propongono di aiutarli a casa loro. Denunciano che tra gli sbarchi vi sono anche terroristi e delinquenti comuni; inoltre aggiungono che il business dell’accoglienza ha fatto e continua a fare gola a molti profittatori senza scrupoli. Rilevano che con l’arrivo di tanti migranti, reati come la prostituzione e lo spaccio di stupefacenti, sono vertiginosamente aumentati, così come il degrado rilevato nelle nostre città è sotto gli occhi di tutti. Per ultimo si chiedono come mai, stranamente, molti di loro pur non avendo un reddito fisso sono vestiti secondo la moda, girano con auto di grossa cilindrata e sono in possesso di costosi telefonini. Ragioniamoci sopra!!! 

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Ansa

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Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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