Dunque il Milan riparte da Ibra e da Tonali, il vecchio ed il bambino, anche se ormai a vent’anni così bambini non lo si è più; i tifosi rossoneri sono in visibilio, anche perchè i due non sono gli unici nuovi arrivi in casa ed altri colpi sono attesi prima del cinque ottobre, visto che il mercato è di fatto appena iniziato.

Confermare il “vecchio” svedese è stata una delle priorità del mercato milanista, anche se arrivare alla fatidica firma è costato una paccata di milioni; Ibra parla di “casa mia” e mette la mano sul cuore, ma ha mandato il buon Minone a farsi sganciare ben sette milioni di euro e per uno che ha trentanove anni sono certamente un bel farsi pagare, alla faccia della casa e del cuore ….

Sacrificio giusto? Direi che ogni risposta, ogni pensiero, possono risultare validi, perchè classe e carisma sono indubbi, ma la carta d’identità è altrettanto logora, anche se come spesso capita si fa finta di nulla, a partire dal diretto interessato che di smettere (di firmare contratti d’oro) non vuole sentirne parlare.

Certo la risalita milanista da gennaio in poi c’è stata, ma un settimo posto non era alla portata, comunque, dei ragazzi di Pioli? Ibra è contato sicuramente, ma tanto da valere tutti i soldi concessigli? Anche qui ogni risposta è attendibile, ma per essere il Milan ci sono in giro tante campane non così in sintonia con via Aldo Rossi.

Tonali invece quanto apporto potrà fornire ad una formazione che punta decisamente almeno al quarto posto? Il giovane bresciano è certamente un ragazzo di prospettiva, ma come spesso accade in Italia, non creiamo troppo presto “IL” campione? In fin dei conti Tonali ha disputato un solo campionato di A, ed a Brescia non è che abbia cambiato la squadra destinata ad una immediata e mesta retrocessione.

Ciò non toglie che i numeri in prospettiva ci siano, ma le iperboli dovrebbero essere lasciate da parte, almeno per un paio di stagioni a venire e quando avrà davvero dimostrato di valere una grande squadra, perchè quanti ragazzi “abbiamo” incensato e sopravvalutato nel corso degli anni, anche noi giornalisti per primi?

Già, la “buona stampa”, quella che conta per creare il fenomeno, il campione in campo ed il “professore” in panchina, magari ancor prima di iniziare …. Tonali in fin dei conti è solo uno dei tanti cui sono state appioppate le stimmate prima ancora che le avesse, tanto se ci sbagliamo perdiamo per caso la faccia? Ma in quanti ce l’hanno ancora eventualmente e non solo nel calcio?

Ibra e Tonali, il vecchio ed il bambino, sperando che il vecchio sia ancora un campione ed il bambino lo sia già.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Ansa

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Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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