Il Napoli è la prima semifinalista della Tim Cup.

Dopo una partita tirata, sofferta, una vera battaglia, metaforica e non, sfociata quasi in rissa nel finale, contro la Fiorentina che esce a testa altissima, mettendo sotto per un tempo la squadra di Sarri.

La partita è stata, come stesso capita, double face. Il primo tempo a forti tinte Viola, anzi bianche, in quanto la Fiorentina ha giocato con la maglia da trasferta. La squadra di Sousa ha imbrigliato il Napoli con una partita strepitosa di Badelj e Vecino, che hanno inizialmente annullato il centrocampo partenopeo.
Davanti ci ha pensato il giovane Chiesa a fare paura a Reina, almeno un paio di volte. Due parate ottime del portiere spagnolo hanno impedito al giovane talento di portare la sua squadra in vantaggio. Poi dopo vari tentativi di Astori, su cui il numero uno partenopeo ha effettuato la parata più bella del match, e di tiri sterili di Bernardeschi, è finalmente venuta fuori la squadra azzurra, con un paio di punizioni strepitose di Insigne, fermato egregiamente da Tatarasanu.
Deludente Kalinic che ha giurato vicinanza eterna alla Fiorentina, anche se ieri sera è stato lontano, anzi lontanissimo dal gioco, anche se la sola sua presenza in campo ha sempre messo sul chivalà la difesa avversaria.

Deludentissimo invece l’esordio da titolare di Pavoletti, sostituito poi nella ripresa da Mertens.
Proprio il secondo tempo ha messo in mostra un’altra partita. Il Napoli, strigliato dal suo allenatore in seconda, data la squalifica di Sarri, ha cambiato marcia e ha messo in difficoltà la Fiorentina, dando l’impressione di poter trovare il gol ad ogni affondo.
Fino al 71esimo quando Insigne con un cross stupendo mette nella testa di Callejon il pallone perfetto da insaccare, con la collaborazione di Tatarasanu, impeccabile fino a quel momento, ma troppo goffo nel tentativo di parata di un pallone si forte, ma centrale.
Dopo l’uno a zero è salito in cattedra il nervosismo, dettato anche da un pizzico d’astuzia dei giocatori del Napoli che ad ogni contrasto erano sempre a terra, irritando parecchio i viola, che certo non si sono fatti pregare nel commettere falli pericolosi.

Il primo espulso è stato Hysaj che al 90 per fermare un contropiede avversario ha steccato Borja Valero con inevitabile seconda ammonizione annessa.
Nei 4 minuti di recupero la Fiorentina non ha sfruttato la superiorità, anzi ha gentilmente concesso al Napoli il lusso della parità numerica, facendo cacciare Maxy Olivera, la vittima preferita del nervosismo.

Dunque il Napoli in semifinale dove attende la vincente tra Juventus e Milan, partita che per la squadra di Allegri sa di rivincita e che per quella di Montella è fondamentale non perdere, per sperare nel secondo trofeo stagionale.
Partita da non perdere.

A cura di Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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