Difficile dire se abbia o meno ragione Mazzarri quando afferma che per il suo Toro non è ancora finita, nonostante il 2-3 casalingo “concesso” ai Wolverhampton;  più facile, forse capirne l’eventuale perché. 

Come da prassi, ognuno, ieri sera, ha visto e giudicato la propria partita, cosa normale nel calcio ed ecco quindi che si va dal dominio inglese, con strada chiusa per i granata, a chi invece ritiene che non ci sia tutta questa differenza e resta possibilista su un’eventuale rimonta di Belotti e compagni.

Personalmente la strapotenza dei gialli non l’ho vista, anche se la condizione (dopo due partite di campionato) è ovviamente migliore, ma questo era in conto.

Sarò tra i pochi ad avere questa teoria, ma credo di aver visto raramente, nell’era Mazzarri, così tanti giocatori far male tutti insieme; perché il Torino visto in campo è stato l’ antitesi del Toro vero: difensori distratti e poco reattivi, centrocampisti che hanno camminato come fossero a fare una passeggiata, punte che raramente si sono trovate ed aiutate; se dovessi fare le pagelle direi che solo De Silvestri e Sirigu meritino la sufficienza per il rendimento puro e semplice.

Certo poi, da mettere in conto ci sono le possibilità economiche, perché il Torino non ha sicuramente cento milioni da spendere, a meno che non dica di si alle richieste giunte per tanti dei suoi, ma siamo sempre alle solite, Cairo deve tenere tutti e spendere, magari per far ridere il Napoli per Verdi, uno “scarto” degli azzurri, da pagare come fosse un campione invece di un giocatore discreto e nulla più.

Qui si aggiunge anche il solito discorso sulla lunghezza del mercato, che in Inghilterra ha chiuso l’otto agosto, cioè ben prima dell’inizio della Premier, mentre da noi si chiuderà il 2 settembre, quando sarà passata in archivio la seconda giornata di campionato; un’anomalia che non vogliamo cambiare, perché si sa che noi siamo i più furbi al mondo!

Ciò detto, non disconosco la forza degli inglesi, ma li ritengo battibili, anche dal Toro, ammesso però che sia il “vero” Toro e non quello andato in campo ieri sera.

Ultima annotazione di serata sulla scelta della quaterna arbitrale, scelta dal torinese Rosetti, che evidentemente non ama particolarmente una delle due formazioni della propria città; intendiamoci, il Torino non ha perso per questo, ma vedersi fermare dopo una rimessa in gioco per far spostare chi batte di 30 centimetri, mentre si stava creando un pericolo, è cosa che non si vede tutti i giorni.

Anche sulle ammonizioni la scelta non sempre è stata la più felice, anche perché i Wolves hanno randellato spesso e volentieri, raccogliendo due cartellini gialli solo nel finale di partita.

La cosa più bella però la si è vista con gli allenatori, con il quarto uomo che ha marcato a vista Mazzarri, mentre Espirito Santo avrà passato non più di due dei novantacinque minuti complessivi nella propria area tecnica e senza neppure agitare tra le mani il rosario ed invocare la Santa Madre Vergine!

Insomma, il ritorno sarà difficilissimo, ma se il Torino farà e tornerà ad essere il Toro…

IL Direttore responsabile Maurizio Vigliani 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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