Ci sono cose molto più gravi che perdere una partita, e di questi tempi non c’è che da scegliere, ma l’Italia è nuovamente fuori dal Mondiale, per la seconda volta consecutiva, e questa volta non c’è neppure Ventura da far passare come il capro espiatorio.
Campioni d’Europa e fuori dai Mondiali e senza neppure arrivare alla finale playoff; una Macedonia qualunque è bastata per buttarci fuori, con un tiro al novantaduesimo che ci lascia a casa.

Forse pensiamo troppo ad incensare gente che così brava non è; osanniamo orticelli di casa, per convenienza, con cui non battiamo la Macedonia, con tutto il rispetto per calciatori che hanno fatto fino in fondo il loro dovere, capaci di lottare e resistere, premiati probabilmente oltre i loro meriti, ma andati anche oltre i loro limiti.
Andremo ai Mondiali, questa era la certezza del nostro CT, che un aereo per il Qatar lo prenderà, ma difficilmente ancora alla guida dell’Italia, almeno immaginando abbia la faccia di dare le dimissioni.

Da settembre la Nazionale ha buttato al macero una qualificazione più difficile da sbagliare che da centrare; sarà che si va oltre i nostri limiti solo quando i problemi sono tanti, diversamente ci impantaniamo male, anzi malissimo, facendo figure da mezze tacche.
Mancini ha fatto delle scelte che non hanno pagato e le polemiche proveranno copiose, quanto inutili, tanto ormai il Qatar lo vedremo in tv, mandandoci il plotone di stranieri che popolano il nostro calcio.

Così è se ci pare e pure se non succede; ancora una volta prendiamo e portiamo a casa, ma c’è di peggio, anche se stasera non ce ne ricordiamo.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Lapresse

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui