Benvenuti nell’era post-renziana: quello che si spalanca davanti ai nostri occhi è un’altra fase di stallo che precede il ben noto rituale delle consultazioni che dovrebbero terminare con l’affidamento di un nuovo incarico di governo. Sergio Mattarella ha di fronte a sé diverse opzioni, ognuna caldeggiata da una parte politica diversa e la pressione è alle stelle.
Entro il 15 dicembre dovrebbe esserci un nuovo governo in carica, pronto per affrontare il Consiglio europeo che si terrà a Bruxelles il giorno stesso. Come il presidente della Repubblica Sergio Mattarella intenda arrivarci è ancora tutto da stabilire. Sono moltissime le strade attualmente aperte: un reincarico (prima scelta di Mattarella), un governo istituzionale e quello delle larghe intese. Non è affatto esclusa la carta del rinvio alle Camere di Matteo Renzi.
Al momento, i nomi maggiormente accreditati per affrontare la platea dei 27 a Bruxelles, sarebbero quelli di Pier Carlo Padoan e Paolo Gentiloni.
Mattarella dovrebbe comunque sciogliere la riserva lunedì in giornata, anche se, come riferito da fonti accreditate, non è esclusa al cento per cento anche la giornata di domenica.