No è uno scherzo: l’ascesa di Donald Trump sta portando molti americani sull’orlo di una crisi di nervi.
A raccontare lo stato d’animo dei cittadini è un reportage del “Washington Post”. Gli psicologi hanno descritto un livello di stress tale da portare a ore di lavoro dedicate esclusivamente alle “sparate” del tycoon, a partire da quelle sulla tortura, fino a non poterlo più nominare. I massaggiatori hanno perfino spiegato di non riuscire più a rilassare i muscoli dei clienti, contratti all’idea di un Trump alla Casa Bianca.
Una psicosi che sembra aver colpito sia democratici che repubblicani, e che tende a salire in misura direttamente proporzionale ad ogni nuova vittoria del frontrunner del GOP.
La gente su Twitter e su altri social media ha descritto le proprie ansie e paure. Per esempio, l’insegnante d’arte di Brooklyn, Nancy Lauro, 52 anni, si è messa a cercare su Internet come poter acquisire la cittadinanza italiana e fuggire nella Terra dei suoi avi in caso della vittoria di Trump: “Non è una risposta patologica ad una situazione normale, è una reazione normale ad una situazione pericolosa – ha detto ai media Usa – non faccio che pensare a chi fuggì dalla Germania nei mesi precedenti all’ascesa nazista”.
Lo stress e l’angoscia che si stanno diffondendo sono davvero preoccupanti: lo affermano molti psicoterapisti newyorchesi e della capitale Usa, sostenendo che spesso si tratti di paure ed orrori sinora sopiti nei pazienti. Infatti, c’è chi viene da famiglie di sopravvissute all’olocausto e ricomincia a sognare dittatori, ci sono persone di colore che temono il ritorno del Ku Klux Klan, altri di religione musulmana andati completamente nel panico.
Alison Howard, psicologa, ha dichiarato al “Washington Post”: “L’ascesa di Trump sta mettendo in discussione valori profondi e accendendo paure antiche; la gente si chiede come sia possibile che vada avanti un individuo che distrugge i principi anti-razzisti e di rispetto comune a cui siamo tutti stati educati”.
