Era il detenuto più vecchio rinchiuso nel braccio della morte della Georgia, ed è stato giustiziato la notte scorsa. A Brandon Jones è stata fatta l’iniezione letale per l’omicidio dell’impiegato di un minimarket nel 1979. Jones, che tra pochi giorni avrebbe compiuto 73 anni, fu condannato a morte 36 anni fa.
La Corte Suprema statunitense ha valutato gli ultimi appelli degli avvocati di Jones e questo ha portato a ritardare l’esecuzione di diverse ore. Gli avvocati del condannato avevano chiesto di bloccare la sentenza di morte perché il loro assistito contestava la legge della Georgia sull’iniezione letale o perché riteneva che la sentenza fosse sproporzionata rispetto al crimine commesso.
Inoltre, il caso di Jones aveva suscitato moltissime critiche: in parte per i tempi di attesa dell’esecuzione della condanna, e in parte per il processo ritenuto ingiusto. Secondo il Death Penalty Information Center, infatti, all’epoca dei fatti Jones aveva un complice e nonostante avesse dichiarato di non aver mai sparato, l’accusa non ha mai stabilito chi sparò realmente il colpo.