Giorgetti ministro dell'Economia del governo Meloni

La previsione di indebitamento netto al 4,5%, aggiornato dal governo e “in aumento rispetto a quello previsto e rispetto al tendenziale previsto al 3,4%”, afferma il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, “crea spazio per fare quello che riteniamo un intervento doveroso nei confronti di famiglie e imprese, che ammonta a circa 23 miliardi di euro per quanto riguarda l’energia”. “Non escludiamo un possibile rialzo dei prezzi del gas nei prossimi mesi”.

“Ci presentiamo davanti al Parlamento con un atteggiamento responsabile”: la prossima settimana sarà presentato un decreto legge ”già per il 2022, per arrivare a fine anno, con delle misure di sollievo, e nei primi mesi del 2023”. ”Molto dipenderà dall’evoluzione complessiva del mercato dell’energia, dove al momento c’è una riduzione del prezzo del gas ma per i prossimi mesi le previsioni non sono altrettanto ottimistiche”, aggiunge.

La conferenza stampa è arrivata subito dopo il via libera dal Consiglio dei Ministri al Nadef, la nota di aggiornamento al Def. L’obiettivo della Nadef, dice il ministro Giorgetti, “è quello di mitigare gli effetti del caro energia su famiglie e imprese su cui si concentra larga parte degli interventi con un approccio prudente realistico e sostenibile”. “Tenendo presente questo tipo di obiettivo, e l’approccio che abbiamo utilizzato, ne è derivata una previsione macroeconomica di crescita per l’anno prossimo dello 0,6% del Pil reale”.

La previsione dell’indebitamento netto per il 2023 è fissato “al 4,5%, in aumento rispetto a quello previsto e rispetto al tendenziale del 3,4% crea lo spazio per fare quello che noi riteniamo un intervento doveroso nei confronti di famiglie e imprese”.

Nella manovra 2023 “qualsiasi intervento di natura fiscale e di spesa previdenziale deve essere coperto all’interno dello stesso settore di intervento altrimenti non rispetteremo l’obiettivo che abbiamo dichiarato di mettere tutte le risorse a disposizione” per le misure contro i rincari energetici.

“Noi e la Germania siamo gli unici Paesi che non hanno firmato il Mes” ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti risponde ad una domanda in conferenza stampa sull’atteso pronunciamento della Corte tedesca sul Mes. “Aspettiamo con pazienza la decisione della corte di Karlsruhe che altre volte si è pronunciata”.

A cura di Elisabetta Turci – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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