George Benson è considerato uno dei più raffinati ed eleganti chitarristi della scena musicale mondiale a 360°, dotato di uno straordinario talento vocale che insieme alla sua “mitica” chitarra Ibanez ha generato una simbiosi davvero unica; ha spaziato in vari generi musicali dalla Musica Jazz, alla Musica Disco con brani da:”Give me the Night“, “Turn your Love Around “, “On Broadway“, “Nothing’s Gonna Change my love for You“, “Song  for my Brother” e tante altre canzoni che anch’esse sono state delle hit.
Musicista statunitense che ha cominciato la propria carriera all’età di vent’anni come chitarrista di Musica Jazz.  Benson, tuttavia, è noto presso il grande pubblico soprattutto come cantante e musicista di musica Soul, Rhythm’s and Blues e musica Disco grazie a dei grandi successi come “Give me the Night”, “Lady Love Me (One More Time)”, “In “, “In your Eyes“, “Love Love“, “Being With You” e “This Maesquerade“.
George Benson è ricordato dagli appassionati di Musica Jazz anche come abile utilizzatore dello stile Scat, una tecnica vocale che permette di creare vocalizzi complessi: “Ho avuto occassione di parlare di questa tecnica in altri precedenti articoli“. George Benson come tutti i giovani musicisti è nato e cresciuto nel Hill District di Pittsburg, nello Stato della Pennsylvania. Per il giovane musicista la sua passione per la chitarra e stata illimitata, egli già ascoltava i grandi chitarristi e specialmente i due leggendari Wes Montgomery e Charlie Christian, cominciò la sua carriera musicale suonando in Big Band è in special modo nella formazione del musicista Jack McDuff con il quale collaborò per tanti anni.

Grazie a un’accordo con l’impresario Talet Scout John Hammond, all’età di vent’anni, Benson incise il suo primo disco, “The New Boss Guitar”, insieme all’organista Jack McDuff, per l’etichetta Prestige Records – Universal Music Group USA,  tra il 1966-1967. Il lavoro successivo per il chitarrista americano “It’s Uptown with George Benson Quartet“, con Lonnie Smith all’organo e Ronnie Cuber al bariton saxophone. Questa opera mette in luce il talento di Benson nella costruzione di linee melodiche ricche di Swing  e bebop. Il chitarrista americano proseguì nella sua vita artistica è sempre con Lonnie Smith e Ronnie Cuber, formò una nuova formazione, che prese il nome di “The George Benson Cookbook“. Negli anni successivi,  Benson collaborò con vari artisti del panorama jazzistico come il grande trombettista Miles Davis, nell’opera discografica “Miles in the Sky“, nel quale il chitarrista accompagna con lo strumento elettrico il brano “Paraphernalia“, con Herbie Hancock al piano e Jimmy Smith all’organo.
La pubblicazione di una nuova opera discografica con un nuovo contratto discografico, coincise con il passaggio alla label Verve Records – Universal Music Group USA, tra il 1968-1969. Negli anni successivi cambiò label e incise per la label A&M Records, di proprietà del trombettista Herb Alpert è Jerry Moss, label ora distribuita dalla Universal Music Group USA  dal 1969-1970 e poi per la label CTI Records, del produttore Creed Taylor, dal 1970-1975. Grazie a un nuovo contratto discografico con una casa discografica importante, la Warner Brothers e la produzione di Tommy LiPuma arrivò per il chitarrista americano la svolta, con l’opera discografica “Breezin” e il suo singolo, “This Masquerede” ebbero tale successo da far guadagnare all’artista il celebre e importante premio, il Grammy Awards all’artista, che con questo long playing riuscì ad immergere l’ascoltatore in sonorità estremamente sofisticate, vedendola luce anche quale cantante di grande valore e spessore. E sono proprio questi anni in cui il nostro tempo a debutto delle innovazioni intervenute nel campo artistico.
Dell’amplificazione stereoscopica, mise a punto le caratteristiche che secondo lui una chitarra da Musica Jazz avrebbe dovuto avere: sulla scorta di altri blasonati modellini semiacustiche americane prese forma la Ibanez GB10, che, rispondendo a specifiche modifiche di Benson e grazie alla qualità finale, è diventata un classico, ancora in produzione dopo oltre trent’anni, seppur affiancata da numerosi modelli. Nel 1979 il musicista americano produsse un’opera discografica, un doppio album live dal titolo “Livin’ Inside your Love” che lo consacrò al successo definitivo, il live conteneva il brano “Soulful Strut“, che ha fatto vincere a Claus Ogerman il prestigioso premio del Grammy Awards per il miglior arredamento strumentale nel 1980.
In questo periodo George Benson registrò anche la canzone “The Greatest Love of”, per il film con Muhammed Alì, celebre pugile americano nato in Lousville il 17 gennaio del 1942 e morto a Scottsdale il 3 giugno del 2016, il brano non fu subito apprezzato, ma successivamente cantato dalla cantante Whithney Huston arrivò in vetta alle classifiche americane e internazionali. Sempre nel 1979 il regista Bob Fosse sceglie per il suo film proprio “All That Jazz“, vincitore di quattro premi Oscar e Palma d’oro al Festival di Cannes, la famosa canzone della formazione dei Drifters “On Broadway” che Benson aveva inciso nella suo opera discografica ‘Weekend in Los Angeles “, nel 1978. Pur rimanendo nella stessa Casa Discografica la Warner Brothers,  progettò l’opera discografica “Give me the Night“, del 1980  pa produzione fu affidata al compositore, arrangiatore, produttore, direttore d’orchestra e trombettista nella ex Big Band del pianista Count Basie insieme a Art Farmer, Quincy Jones.
Questa opera, nonostante una vena disco del brano “Give me the Night”, e grazie anche alla collaborazione di altri noti artisti di Musica Jazz, nonché il Song-writenen Ron Temperton, accreditò l’importante premio il Grammy Awards, rendendolo ancora più popolare in questi anni Benson si ritrovò a duettare con famose stars quali Aretha Franklin e Chaka Khan, sotto la produzione di Arif Mordin e partecipò ai piu importanti Jazz Festival mondiali. Fino alla metà degli anni Ottanta, la sua carriera proseguì con un successo dietro l’altro pubblicando opere discografiche quali “Your Eyes” che contiene il brano “Being with You“, premiato con il Grammy Awards,  per la migliore esecuzione strumentale di Musica Disco nel 1984 e 20/20, di cui tre brani restarono nelle prime posizioni di molte classifiche di Hit Parade internazionali e successivamente i progetti discografici di George Benson che ricalcavanole sonorità della musica di grande diffusione radiofonica del momento. Alla fine degli anni Ottanta, sempre con la produzione di Tommy LiPuma, venne pubblicata l’opera discografica “Collaboration”, nel quale il musicista americano alla chitarra elettrica e Earl Klugh alla chitarra classica suonarono insieme alla The Count Basie Orchestra, nel 1990 all’inizio del decennio viene prodotta un’altra opera discografica che ne ricalca lo stile e in cui Benson mette il suo sigillo componendo la traccia Basie’s Bag.
Con la nomina di Tommy LiPuma alla presidenza della label Verve Records, distribuita dalla Universal Music Group USA, nella metà degli anni Novanta, George Benson dopo anni trascorsi alla Warner Brothers, cambia etichetta passando alla Casa Discografica GRP/Verve, Universal Music Group USA,  con la quale vengono pubblicati opere discografiche come “Absolute Benson“, in cui è evidente l’intenzione di recuperare lo stile dei suoi vecchi tempi. Nel 2004 esce un’altra opera discografica importante “Irreplaceable“, dove cerca di farsi apprezzare anche dal pubblico giovanile, pur rimanendo nei confini del duo stile chitarristico e compositivo. La penultima produzzione discografica esce nell’ottobre del 2006, e che ha per titolo “Givin’ it Up” ed è condivisa con il cantante Al Jarreau: è un’opera ancora una volta regstrata con l’apporto di musicisti e ospiti importanti, in cui i due duettano magistralmente.
Nell’estate del 2009 George Benson pubblica e produce l’opera discografica, che ne ricalca lo stile e in Benson mette il suo sigillo componendo la traccia ” Basie’s Bag“, brano dedicato al grande pianista e Band-Leader, Count Basie, con la The Count Basie Orchestra. Con la nomina di Tommy LiPuma alla presidenza della label Vervr Records, distribuita dalla Universal Music Group USA, nella metà degli anni Novanta, George Benson dopo anni trascorsi alla Warner Brothers, cambia etichetta passando alla label GRP/Verve Records, distribuita dalla Universal Music Group USA, con la quale viene pubblicata l’opera discografica “Absolute Benson”, in cui è evidente l’intenzione di recuperare lo stile dei suoi vecchi tempi.
Nell’anno 2004 esce una nuova produzione, per il chitarrista americano sono periodi impegnativi, egli progetta e produce l’ennesima opera discografica, che ha per titolo: “Irreplaceable”, dove cerca di farsi apprezzare anche dal pubblico giovanile, un brano che ha per titolo “Cell-Phone”. La penultima produzione discografica dell’artista americano esce a livelli internazionale nell’ottobre del 2006, e ha per titolo “Givin’ it Up”, condivisa con il cantante Al Jarreau, è un’opera discografica registrata con l’apporto di musicisti e ospiti importanti, in cui i due artisti duettano magistralmente.  Nell’estate del 2009 George Benson durante il suo tour mondiale “An Unforgettable – Tribute to Nate King Cole “, ha reso omaggio al famoso cantante e pianista Nate King Cole, interpretando i brani classici di questo affezionato artista, che lo hanno portato al successo internazionale lungo gli anni della sua attività; in questo progetto il chitarrista americano si avvale della collaborazione di note orchestre locali affermare e del grande trombettista Wynton Marsalis.
Un’altra produzione discografica attende il grande chitarrista americano, nell’ottobre del 2009, ha finito di registrare un nuovo progetto l’opera discografica “Songs and Stories“, con la produzione del bassista elettrico Marcus Miller e di Jhon Burk come direttore creativo. Dopo quattro anni in tour e di sviluppo della precedente opera discografica “An Unforgettable  – Tribute Nate King Cole”, nel giugno del 2013 esce una nuova produzione discografica, “A Tribute to Nate King Cole”. Per questa opera, Benson riprende lo spirito del repertorio del grande cantante e pianista Nate King Cole, rivisitando i brani classici con gli arrangiamenti del compositore arrangiatore e di direttore d’orchestra Nelson Riddle e la Harry Mancini Istitute Orchestra,  e che si avvale della collaborazione di artisti come Idine Menzel, della cantante Judith Hill oltre che a una special guest star la collaborazione ancora una volta del grande trombettista Wynton Marsalis.
George Benson è stato grande amico del nostro compianto chitarrista e musicista italiano Franco Cerri.  Alla veneranda età di ottantotto anni George suona ancora e regala agli appassionati opere discografiche uniche nel suo genere.
A cura di Alessandro Poletti – Foto Repertorio 
Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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