Il Palermo sta vivendo davvero un’estate da incubo.

Prima la retrocessione, dopo una stagione deludente, seppur non completamente da buttare, in quanto nel finale di campionato la squadra ha rialzato la testa( anche se troppo tardi).

Poi le vicende societarie e il presunto cambio di proprietà con Zamparini da parte, solo apparentemente però, perchè molte fasi del cambio sono state e restano ancora oscure.

Il tutto non fa bene e danneggia una piazza che dopo anni di gloria e dopo aver lanciato nelle ultime stagioni calciatori come Vazquez, Dybala e Nestorovsky, vuole tornare in Serie A al più presto.

Sia chiaro, i rosanero partono da stra favoriti nel torneo cadetto, ma le insidie in un campionato come quello di Serie B sono dietro l’angolo e non sempre il più forte vince, come insegna la stagione da poco passata.
Per ottenere grandi risultati serve una società dinamica, organizzata e soprattutto unita.

Serve un buon mercato, anche se i fondi già con Baccaglini non mancavano e soprattutto serve dare un taglio al passato, con Zamparini, accusato tra l’altro di falso in bilancio, che non sembra voler mai abbandonare del tutto la sua creatura, dopo averla amata, coccolata e resa grande per anni, fino a trascinarla in Europa, ormai diverse stagioni fa.
Ora però bisogna accantonare la nostalgia e ripartire per il bene di una piazza a cui la Serie B sta molto molto stretta.

A cura di Giacomo Biondi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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