Tutto pronto negli studi romani della Rai in Via Teulada per la sessantacinquesima edizione dei “Premi David di Donatello”, che si terrà venerdì 8 maggio. Completamente diverso, a causa dell’emergenza sanitaria, lo svolgimento della serata rispetto alla precedenti edizioni: niente pubblico, niente applausi e soprattutto niente consegna concreta della statuetta.

Di questa particolare atmosfera ha parlato il presentatore Carlo Conti, nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano La Stampa.
“Il vincitore non riceverà materialmente la statuetta. Sarà una serata non da criticare – spiega il popolare presentatore – ma da apprezzare; solo così possiamo premiare il cinema italiano e non buttare via un anno importante. Sarà un esperimento, un premio tecnologico. Mancherà il glamour classico ma resterà il fascino del cinema, anche se in collegamento e non attraverso il contatto umano.” Tutto virtuale, dunque, anche se in diretta televisiva.

I candidati saranno quindi presenti in collegamento, guarderanno le clip, poi il conduttore aprirà la busta e il vincitore avrà la parola per il suo discorso. “Mi rendo conto – prosegue Conti – che non ci sarà l’artista sul palco carico di emozione. Sarà un’altra cosa. Mi mancherà il calore del pubblico e non si può provare nulla. Venerdì sarà buona la prima. Di certo, non mancherà lo smoking.”

Articolo e foto a cura di Franco Buttaro

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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