Primo trimestre dell’anno 2022 in rosso per Credit Suisse, sui cui conti pesano le ricadute finanziarie della guerra in Ucraina e alcuni contenzioni.
Le perdite legate all’invasione russa ammontano a 206 milioni di franchi svizzeri (200 milioni di euro) nel periodo da gennaio a marzo.
A aggravare i conti anche la partecipazione nella piattaforma di fondi Allfunds, di cui Credit Suisse detiene l’8,6%, che ha portato un passivo 350 milioni di franchi.

Di conseguenza, nei tre mesi la banca ha registrato una perdita netta di 273 milioni di franchi (circa 265 milioni di euro), leggermente superiore alla perdita di 252 milioni di franchi dell’anno precedente. Queste perdite sono state compensate dal rilascio di accantonamenti relativi al caso Archegos – per un totale di 170 milioni – e da guadagni immobiliari per 160 milioni di franchi. PiĂą in generale, il fatturato della banca è diminuito nel primo trimestre del 42% su base annua a 4,4 miliardi di franchi.

Alla luce di questi risultati, il gruppo Credid Suisse ha deciso una riorganizzazione del management. Prevista l’uscita del cfo David Mathers e di Helman Sitohang dalla posizione di ceo della divisione Asia-Pacifico. Romeo Cerutti è pronto a lasciare la posizione di consigliere generale del gruppo, mentre Francesca McDonagh prenderĂ  la guida della divisione Europa, Medio Oriente e Africa.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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