Secondo l’ultimo bollettino diffuso dal ministero della Salute, nel nostro Paese si registrano 2.499 nuovi contagi, con 120.301 tamponi effettuati. Nel monitoraggio settimanale dell’Iss sono stati riportati complessivamente 3.266 focolai attivi di cui 909 nuovi. Da Nord a Sud, ci sono numerosi cluster che vengono monitorati: ecco dove si trovano quelli più preoccupanti

Il bollettino del ministero della Salute del 2 ottobre ha registrato 2.499 nuovi casi di contagio, con 120.301 tamponi effettuati (si tratta del record finora). Secondo il monitoraggio settimanale dell’Iss, relativo alla settimana fino al 27 settembre sono 3.266 i focolai attivi di cui 909 nuovi (la definizione adottata di focolaio prevede la individuazione di 2 o più casi positivi tra loro collegati), entrambi in aumento per la nona settimana consecutiva

Nel periodo 10-23 settembre 2020, l’indice di trasmissibilità Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,01. Sono 12 le Regioni con un Rt maggiore di 1. L’Iss parla di virus in circolazione in tutto il Paese con un “progressivo peggioramento dell’epidemia” visto l’aumento nei nuovi casi segnalati in Italia per la nona settimana consecutiva, con una incidenza cumulativa negli ultimi 14 giorni di 34,2 per 100mila abitanti nel periodo 14 settembre-27 settembre, contro i 31,4 per 100mila abitanti nel periodo 7-20 settembre”

“Si registrano focolai e casi sporadici un po’ in tutte le regioni italiane, il che sta a dimostrare una trasmissione diffusa del virus. Anche se non si registra un sovraccarico delle strutture ospedaliere, i ricoveri in ospedale e in terapia intensiva tendono gradualmente ad aumentare. Si raccomanda di tenere comportamenti prudenti”, è il commento di Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione ministero della Salute

Questa settimana sono stati segnalati anche 14 focolai in cui la trasmissione potrebbe essere avvenuta in ambito scolastico, anche se attualmente non è sempre confermata. Nelle prossime settimane si potrà meglio valutare l’impatto dei contagi nelle scuole, spiega l’Iss

In Trentino vengono tenuti sotto controllo due focolai: il primo è un vecchio cluster collegato ad una festa di laurea che aveva favorito la diffusione del virus anche attraverso contagi secondari e terziari, con 47 casi finora registrati, compresi quelli in famiglia, che in un caso hanno portato anche alla necessità di un ricovero di una persona anziana. Il secondo focolaio è quello relativo ai lavoratori nella raccolta della frutta: il bilancio ad ora è di 106 positivi su un totale di 3.358 tamponi, quasi tutti lavoratori provenienti dalla Romania

In Veneto sono in totale 112 i casi di positività tra i lavoratori dell’indotto di Fincantieri da quanto è stato riaperto lo stabilimento a Porto Marghera, secondo quanto riporta il Gazzettino. Negli ultimi dieci giorni, i contagi sono stati poco più di 40. Solo uno sarebbe ascrivibile a un lavoratore assunto direttamente da Fincantieri

In Lombardia sono stati effettuati 8.979 tamponi (il 99%) ai residenti della Val Seriana, la zona che è stata drammaticamente al centro dell’epidemia nel marzo scorso, soprattutto nei comuni di Alzano e Nembro. Secondo i risultati, una quota pari all’1,7% dei testati ha presentato tracce compatibili con un’infezione in corso

In Emilia-Romagna sono una sessantina i contagi tra studenti nel focolaio partito da una festa in zona universitaria a Bologna, a cui hanno partecipato stranieri del progetto Erasmus, il 21 settembre. Alcuni di questi, poi, sono stati ad un’altra festa in un locale dei Giardini Margherita, un grande parco pubblico cittadino, il 26. Per questo motivo Ausl e Comune hanno rilanciato un invito per far eseguire il test tampone rivolto a chi il 26 settembre era nel locale lo “Chalet”. Sempre in Emilia-Romagna sono 163 i contagiati individuati nel bollettino del 2 ottobre, con oltre 13mila tamponi. Dei nuovi casi, 86 sono stati individuati nell’ambito di focolai già noti, 30 sono collegati a rientri dall’estero, 8 da altre

Nel Lazio, nel bollettino del 2 ottobre, su 12mila tamponi si sono registrati 264 casi e di questi 115 a Roma. Nella Capitale un link di rientro dall’estero (Egitto) e uno dalla Sicilia. Nella Asl di Latina sono 27 i casi, con un link dalla Lombardia, uno dal Brasile, due dalla Spagna e due dalla Tunisia. Nella Asl di Rieti sono dieci i casi di cui uno con link dalla Sardegna

In Basilicata
i carabinieri hanno eseguito il sequestro preventivo di una Rsa a Marsicovetere (Potenza), dove sono stati registrati quattro decessi di persone anziane, causati dal coronavirus. Oltre a quella dell’Azienda sanitaria di Potenza è stata quindi aperta anche l’inchiesta giudiziaria. Secondo quanto si è appreso, le persone ospiti della Rsa positive saranno trasferite in strutture sanitarie con reparti Covid, mentre in attesa di nuove disposizioni le altre resteranno precauzionalmente nella struttura. In totale, tra positive e non, sono una trentina

Sono 392 i nuovi positivi registrati in Campania, la regione più colpita nel bollettino del 2 ottobre. I tamponi del giorno sono stati 8.482. Nessun deceduto, il totale resta a 463

In Sardegna 60 nuovi casi sono stati registrati nell’ultimo aggiornamento dell’Unità di crisi regionale: 52 rilevati attraverso attività di screening e otto da sospetto diagnostico. Salgono così a 4.056 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati nell’isola dall’inizio dell’emergenza. Resta invariato il numero delle vittime, 155 in tutto

In Sicilia
un nuovo focolaio si è sviluppato nella casa di riposo Villa Luisa a Marineo, nel palermitano. 9 dei 10 anziani assistiti sono risultati positivi. Tra i contagiati anche un dipendente. La situazione è stata circoscritta dopo l’intervento del sindaco che ha ‘blindato’ la casa di riposo. “La segnalazione all’Asp l’ho fatta il 22 settembre. Il risultato dei primi tamponi è stato comunicato il 30 – aggiunge il sindaco – Troppo tempo che fortunatamente non ha provocato pericoli in paese perché la struttura è stata messa in quarantena subito”
Sempre in Sicilia, preoccupa il focolaio di Rometta, nel Messinese. Sono 10 i contagiati, di cui 8 in isolamento domiciliare, uno in ospedale nel reparto di malattie infettive, uno in terapia intensiva. Il focolaio – riporta la Gazzetta del Sud – sarebbe scaturito da un viaggio e quindi dal rientro a Rometta Marea di una ragazza.

A cura di Silvia Camerini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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