Sono ben presenti le immagini della Costa Concordia andata a picco dieci anni fa, che ancora oggi contengono la totalità incredula di una altra tragedia in Italia, questa volta non distante dal Giglio, per via marittima e non aerea. La sequenza, la cronaca della televisioni è un ribaltamento, nonostante il mare fosse in amore e calmo.

C’è tanta disperazione, in un conto alla rovescia che ha colpito tutti, in un unico dolore, non solo dei familiari ancor più senza fiato, non esiste una logica, in uno scenario terribile come quello della Concordia.

Questo incidente ancora oggi tocca i cuori di ognuno di noi e fa parte della storia contemporanea, anche dentro il Covid che ci sta trascinando altrove con la sua onda lunga che pare infrangersi nello scoglio, ma poi ne arriva un’altra. Anche in quella nave ci sono stati morti, ben 32 e va aggiunta quella del sommozzatore spagnolo Israel Franco Moreno morto il 1 febbraio 2014 in un incidente subacqueo mentre lavorava sul relitto. Vite spezzate per semplice ignoranza. Per un atto che definiamo burlasco, una inutile esibizione di perizia, tragicamente fallita.

Il gesto del comandante Francesco Schettino doveva essere semplicemente una manovra evitabile. Per questo accadde qualcosa di inconsueto dentro la cabina di manovra. Si è così, ne siamo convinti ed è per questo che il dolore assume toni più forti e nello stesso tempo fa rimanere annichiliti. Impossibile rimuovere il ricordo della Concordia con la speranza che i familiari possano essere risarciti dopo un lustro e che episodi come questi non abbiamo più un seguito.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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