E’dell’Inter il primo trofeo stagionale, la Supercoppa italiana. Nella finale giocata nel gelo di San Siro, i nerazzurri battono per 2-1 la Juventus dopo i tempi supplementari al termine di una partita a tratti vibrante e in cui non sono mancate le emozioni.

Decisivo un gol di Alexis Sanchez al 120′, all’ultimo respiro, complice un errore sanguinoso di Alex Sandro. In precedenza, botta e risposa nel primo tempo: Juve in vantaggio con McKennie, pari nerazzurro di Lautaro su rigore.

Vittoria tutto sommato meritata per l’Inter, che conquista la sesta Supercoppa della sua storia. Per la seconda volta i nerazzurri battono ai supplementari la Juve, come nel 2005 al Delle Alpi. Primo trofeo da allenatore dell’Inter per Simone Inzaghi, che si conferma anche bestia nera della Juventus nelle finali di Supercoppa.

Dopo i due successi con la Lazio, il tecnico batte i bianconeri per la terza volta. Mastica amaro la Juventus, che in formazione ampiamente rimaneggiata (senza Chiesa, De Ligt e Cuadrado con Bonucci e Dybala in panchina) è riuscita a tenere testa ai campioni d’Italia forse oltre ogni più rosea aspettativa. Poi il solito calo di tensione è stato fatale, come fin qui troppe volte è accaduto in stagione.

Nerazzurri in campo con la formazione migliore, in attacco torna Dzeko al fianco di Lautaro. A centrocampo si rivede Calhanoglu. A destra Dumfries vince il ballottaggio con Darmian. Juve in formazione ampiamente rimaneggiata, invece, in porta gioca Perin mentre in difesa si rivede Chiellini al fianco di Rugani. Torna a disposizione Bonucci, ma va in panchina. In attacco la coppia Kulusevski-Morata, con Dybala anche lui inizialmente in panchina.

Serata gelida a San Siro, stadio pieno al 50% della capacità equamente diviso tra le due tifoserie. Pronti via e dopo appena 1′ Inter vicina al gol con un colpo di testa di poco alto di Dzeko. Nerazzurri subito aggressivi nella metà campo bianconera e ancora pericolosi con un altro colpo di testa, questa volta di De Vrij su calcio d’angolo.

La Juve fatica ad uscire dalla sua metà campo, l’Inter non concede tregua e sfiora di nuovo il gol con un destro largo di Lautaro da centro area. Dopo dieci minuti proteste dell’Inter per un contatto in area tra Chiellini e Barella lanciato a rete, Doveri e il Var non concedono il rigore. Dopo venti minuti di sofferenza, si vede la Juve con due occasioni ravvicinate con Bernardeschi: sulla prima il cross per McKennie viene respinto da Skriniar, sul secondo il bianconero va giù in area su un contatto con De Vrij ma anche in questo caso Doveri lascia correre.

Al 25′ a sorpresa è proprio la Juve a passare in vantaggio con un bel colpo di testa da centro area di McKennie, su cross di Morata da sinistra. L’Inter sbanda improvvisamente e la Juve sfiora anche il raddoppio con un sinistro dal limite di Kulusevski bloccato a terra da Handanovic. Alla mezzora prima reazione dell’Inter con un destro da fuori area di Calhanoglu, parato da Perin.

I nerazzurri trovano il pareggio al 35′ con Lautaro Martinez su rigore, concesso per fallo in area di De Sciglio su Dzeko. La partita si fa vibrante, prima dell’intervallo Inter di nuovo pericolosa prima con un quasi autogol di Rabiot, poi con un angolo velenoso Calhanoglu deviato in angolo e infine con un sinistro di Perisic ancora deviato.

Come nel primo, anche nel secondo tempo Inter subito aggressiva nella metà campo bianconera. La prima occasione da gol però è della Juve, con Bernardeschi che tutto solo a centro area calcia di sinistro a lato della porta di Handanovic. L’esterno bianconero ci riprova poco dopo con un altro sinistro a giro dal limite di poco alto, dopo una bella accelerazione palla al piede.

Con il passare dei minuti, però, il forcing dell’Inter si fa incessante e la Juve è costretta a schiacciarsi a difesa della porta di Perin. Al quarto d’ora su un cross velenoso di Calhanoglu per Dumfries, il portiere bianconero si salva con l’aiuto del palo. Ci provano poi Lautaro di testa, su cross da sinistra di Perisic, e lo stesso esterno croato di destro, ancora Perin para.

A un quarto d’ora dalla fine, nella Juve entra Dybala per Kulusevski. Poi entra Arthur per Bernardeschi. Nell’Inter dentro Correa e Sanchez per Dzeko e Lautaro. Dopo un tentativo di sinistro di Alex Sandro di poco fuori, i ritmi della partita si abbassano con le due squadre che non vogliono rischiare di prendere gol nel finale.

Nei supplementari ancora Inter vicinissima al gol con un colpo di testa del neo entrato Sanchez su angolo, con palla di un soffio a lato. La replica bianconera con un sinistro dal limite di poco a lato di Dybala.

Poi di fatto non succede più nulla fino al 120′, quando ormai i rigori sembravano inevitabili una clamorosa dormita di Alex Sandro consente a Sanchez di battere da due passi Perin e regalare la Supercoppa all’Inter.

PILLOLA STATISTICA. Il gol di Alexis Sánchez al 120′ è il più tardivo mai segnato in una Finale di Supercoppa Italiana: superato quello di Higuaín contro la Juventus nel 2014.

A cura di Roberto D’Orazi – Foto Lapresse

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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