ANDREA RICCARDI

Pronipote del beato Placido Riccardi, è nato a Roma il 16 gennaio 1950.

Il suo nome è da sempre legato alla Comunità di Sant’Egidio che fonda nel 1968 riunendo un gruppo di liceali come lui per ascoltare e mettere in pratica il Vangelo. Nel giro di pochi anni la loro esperienza si diffonde in diversi ambienti studenteschi e si concretizza in attività a favore degli emarginati. Nei quartieri popolari della periferia romana inizia il lavoro di evangelizzazione che porta alla nascita di comunità di adulti. Adesso è presente in più di 70 Paesi nel mondo.

Dal 1981 è Professore universitario ordinario di Storia contemporanea. Ha insegnato all’Università di Bari, alla Sapienza e a Roma Tre. In seguito ha ricevuto una Laurea honoris causa in Teologia dall’Università Cattolica di Lublino nel 2008, una Laurea honoris causa in Governo dell’Unione Europea e Politica Internazionale dall’Università degli Studi di Catania nel 2014, un Dottorato honoris causa dall’Università Cattolica di Lovanio nel 2004 ed un Dottorato honoris causa dall’Università di Friburgo nel 2011

Come studioso si è dedicato in particolare alle vicende della Chiesa Cattolica. Quaranta i saggi di cui è autore: il primo pubblicato nel 1996 dal titolo ‘Intransigenza e modernità. La Chiesa cattolica verso il terzo millennio’, all’ultimo uscito nel 2021: ‘La Chiesa brucia. Crisi e futuro del cristianesimo’.

Il suo impegno per la pace lo ha visto mediatore nelle trattative per la risoluzione del conflitto in Mozambico. La pace, firmata a Roma il 4 ottobre 1992, è stata frutto di oltre due anni di trattative svoltesi nella sede romana della Comunità di Sant’Egidio, che hanno valso a Riccardi e Matteo Zuppi la cittadinanza onoraria del Mozambico. Negli anni seguenti, l’impegno per la pace è proseguito su molteplici scenari: Guatemala, Costa d’Avorio e Guinea.

La rivista ‘Time’ nel 2003 lo ha inserito nell’elenco dei trentasei “Eroi moderni” d’Europa, che si sono distinti per il proprio coraggio professionale e impegno umanitario.

Numerose sono le onorificenze conferitegli in qualità di fondatore della Comunità di Sant’Egidio e per l’intenso impegno per la pace: il Premio Mondiale Metodista per la pace (1997), il Premio Niwano per la pace dalla Niwano Peace Foundation (1999), il Premio per la pace dell’UNESCO Felix Houphuet-Boigny (1999), la Légion d’Honneur della Repubblica francese (2002) a motivo del suo impegno “a favore degli esclusi e per la giusta causa della riconciliazione e della pace” (nel 2012 ha ricevuto il grado di Commandeur). Nel 2004 il prestigioso Premio Balzan per la Pace e la fratellanza tra i popoli e nel 2006 il Premio Nazionale Cultura della Pace. Il 21 maggio 2009 ha ricevuto ad Aquisgrana, insieme alla Comunità di Sant’Egidio, il prestigioso Premio Carlo Magno. È stato insignito nel 2011 del XV Premio Internazionale Vittorino Colombo, dalla Fondazione Vittorino Colombo e dal Comune di Albiate. È membro del comitato di indirizzo di ‘Italianieuropei’ che annovera tra i fondatori Massimo D’alema. Il 22 marzo 2015 è stato eletto Presidente della Società Dante Alighieri.

Carlo Azeglio Ciampi, nel 2003, lo nomina Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana “su iniziativa del Presidente della Repubblica”.

In ambito istituzionale, ha fatto parte del governo Monti ricoprendo dal 16 novembre 2011 al 27 aprile 2013 l’incarico di ministro per la Cooperazione internazionale e l’Integrazione (con deleghe alla famiglia ed alle pari opportunità).

A cura di Claudio Pisu – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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