Filippo GANNA, il Campione del Mondo a cronometro, chi se non lui poteva avere ragione degli avversari e del vento di Scirocco nella prima tappa del Giro numero centotre, quella che ha portato i concorrenti da Monreale a Palermo?
Una picchiata a tutta velocità quella affrontata dai 176 partenti della corsa rosa, 15,1 chilometri per decidere chi avrebbe indossato per primo la maglia di leader della classifica e Filippo Ganna non ha sbagliato, favorito dai pronostici, si è lasciato tutti dietro, con il secondo ed il terzo classificati a 22 secondi ed il primo dei favoriti, Gerain Thomas, tra l’altro suo capitano, a 23 e gli altri via via più staccati.

E’ stata, quella siciliana, una cronometro velocissima, grazie alla lunga discesa che da Monreale porta verso il capoluogo e grazie ad un fortissimo vento che, specie per i primi partenti, ha dato una “spinta” non indifferente, ma creato anche più di un problema per le fortissime ed imprevedibili folate laterali.
Tappa comunque molto bella, così come molto bello sarà il resto del percorso di un Giro che mai si è corso in ottobre, ma questo 2020 è da prendere per quello che è ed anche le corse in bicicletta devono fare i conti con virus e pandemia; d’altra parte le difficoltà fanno parte della vita e le difficoltà, non solo relative al tempo ed all’altimetria, sono parte essenziale del ciclismo, in ogni epoca.

Certo sulle grandi montagne, quelle da affrontare nell’ultima settimana, il meteo potrebbe essere meno clemente che a maggio, ma strada facendo vedremo quello che ci aspetta, anzi quello che aspetta chi vuole essere protagonista e magari vincitore del Giro; un Giro che vede al via grandi nomi del ciclismo internazionale ed un pool di favoriti di altissimo livello.
Le previsioni sono quelle per tutti, con Gerain Thomas a guidare il novero dei favoriti, seguito a ruota da Simon Yates, Steven Kuijswijk, Jakob Fuglsang ed il nostro Vincenzo Nibali; un quintetto di “nonnetti” sportivamente parlando, dato che solo Yates è sotto i trent’anni (28), mentre gli altri vanno da 34 a 36, alla faccia delle giovani leve, che magari usciranno a sorpresa, ma non è semplice nell’elenco dei partenti trovare un altro Pogacar od un Bernal.

Magari spunterà invece un nuovo Carapaz, ma anche in questo caso occorrerà si verifichino le condizioni giuste, considerando che difficilmente, visto il numero dei favoriti o presunti tali, si prospetterà un duello come quello dello scorso anno tra Nibali e Roglic; indubbiamente bisognerà affidarsi alla squadra e chi avrà il maggiore appoggio dai propri compagni ne riceverà beneficio, anche se poi, come dimostrato proprio dall’ultimo Tour de France, saranno le gambe di ognuno a fare la differenza.
Buon Giro d’Italia dunque a tutti, in special modo ai corridori ed a chi della carovana fa parte, ma anche a chi lo seguirà da bordo strada, ricordando di comportarsi nel miglior modo possibile, indossando la mascherina e lasciando il giusto spazio a chi sta faticando; lo spettacolo della gara è unico, perché rovinarlo con una sciocchezza inutile?

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Atn News

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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