Per vincere le partite occorre avere l’istinto del ghepardo, giocare con gli artigli con tanta di acrobazia sull’erba. Il calcio non è fatto però per un uomo solitario, ma d’insieme e di invenzioni esaltanti. Il Cesena domani affronta il Parma una squadra nobile e costruita per vincere il campionato, per questa ragione la figura del felino deve rappresentare per i bianconeri un’antica figura che suscita paura per uscire indenne dall’Orogel Stadium e raccogliere quei punti necessari che alimentano la ricchezza.
Il mio dissennato amore per il cavalluccio mi porta a scrivere come nel titolo che il Cesena domenica dovrà fare festa mangiando il PARMACOTTO… Non solo per la digestione comune, ma per rimanere lieve è integro fino al termine di una stagione tutta da dimenticare! Sarebbe infatti davvero interessante per una ricostruzione completamente diversa da quella che sta tramontando, terminare con i muscoli e un gioco poetico della palla e farlo nel derby ci riporterebbe indietro nel tempo con antichi bei ricordi. Ma, per vincere contro la vice della serie B, il felino di Romagna deve avere fantasia, il batter d’ali e la lingua da assattanato.
Queste gare poi si vincono pure con l’istinto del cuore e la criniera padroneggiando la palla tra i piedi e avendo la vocazione al goal come navigatori di mari ondosi. Vincere un derby significa non solo salvezza ma avere fama è passato. Già in altre occasioni il Cesena è stato in grado di snobbare le grandi anche in serie A e pure con l’odiato Bologna ai tempi di Giacomo Bulgarelli e Eraldo Pecci.
Insomma domani deve esplodere non solo tutto lo stadio, ma l’orgoglio dei padroni di casa per inebriarsi di loro e dall’acrobazia compiuta sul terreno di gioco. Avere quella forza magnetica che ha negli occhi il ghepardo sicuramente, sarà dopo il triplice fischio, la mossa migliore di Fabrizio Castori, solo così c’è sincronia con chi deve nella savana sopravvivere sapendo di essere un vero predatore. E, solo così, si vince contro il Parma per mantenere inalterati gli affetti del popolo di un’intera regione
IL Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Luigi Rega
