Le notizie contrastanti sulle decisioni in arrivo dal vertice dei capi di Stato e di governo dell’Unione europea del 10 e 11 marzo manda su e giù le Borse europee, che hanno cambiato direzione più volte in una seduta estremamente difficile. Milano alla fine chiude la seduta in rialzo dello 0,8%, girano invece appena sotto la parità in chiusura Parigi e Francoforte.

Corrono i titoli bancari, in testa Unicredit che dopo giorni di forti cali per l’esposizione alla Russia guadagna oggi oltre il 6%. La migliore però è Saipem, società di impiantistica petrolifera, che chiude in rialzo del 13,15%. Spinta da un nuovo forte aumento dei prezzi del petrolio: il Brent vola sopra i 132 dollari al barile, il Wti americano a 128 sull’annuncio da parte del presidente degli Stati Uniti Biden su un embargo alle importazioni di petrolio russo. Tensioni in calo invece sul fronte del gas naturale, con il prezzo all’importazione in Europa che scende di oltre il 7% a 211,5 euro per megawattora.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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