Moody’s Investors Service riferisce che, il 4 aprile, la Russia avrebbe effettuato pagamenti su due obbligazioni con scadenza nel 2022 e nel 2042 in rubli anziché in dollari Usa.
Il fatto rappresenta “un cambiamento nei termini di pagamento rispetto ai contratti obbligazionari originali e pertanto può essere considerato un default, secondo la definizione di Moody’s, se non sanato entro il 4 maggio, che è la fine termine di grazia”.
A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica