I giorni passano veloci e la data delle “elezioni europee” è sempre più vicina.
Tutti i politici interessati sono in fibrillazione e cercano “visibilità” a qualunque costo.
Lo stesso Presidente della Giunta Regionale dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, presente al convegno – Stati Generali della Natività – si è prodigato in un “messaggio” per renderci edotti sul “problema della reale utilità dei migranti nel contesto dello “sviluppo del lavoro” nella nostra amata Italia.
Prima rivediamo le parole relative all’introduzione di quella “predica” che seguirà: “Questo sarà il secolo dell’Africa. La Nigeria, l’Egitto in 50 anni raddoppieranno quasi il loro numero di abitanti. Servono leggi che favoriscano l’immigrazione regolare, che possano aiutare le nostre imprese a trovare lavoratori perché trovarsi tra qualche decennio con più anziani pensionati che lavoratori attivi rischierà di far saltare tutto il nostro sistema di welfare”.
E ora la predica: ” “E’ evidente che noi nei prossimi anni abbiamo bisogno di un’immigrazione legale, regolare e robusta. La Bossi Fini va cambiata, perché oggi è un ostacolo a rendere più semplice avere persone che vengano qui, così come va introdotta una legge che garantisca che i bambini e le bambine nate in Italia possano diventare italiani e italiane il prima possibile, per garantire un riconoscimento dei diritti che deve andare pari passo con i doveri. Chi viene qui deve venire qui per lavorare, studiare, comportarsi bene altrimenti è giusto che venga messo dove merita”.
Ma come! Ora il Presidente del PD, vuole contrastare la tanto perfetta “Immigrazione globale” e “l’Accoglienza insindacabile di tutti” – tanto decantata dalla sinistra? E soprattutto stupisce l’ultima affermazione: Chi viene qui deve venire qui per lavorare, studiare, comportarsi bene altrimenti è giusto che venga messo dove merita”. Vuole forse dirci: Li mandiamo a caso loro?
Credo sia opportuna una vera “riflessione” su tal dire, sa tanto di “propaganda politica” ben studiata a tavolino per “qualche voto in più”!
A cura di Pier luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica
