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Non si finisce mai di imparare e neppure di sorprendersi, in generale ma ancor più nel calcio, dove ne succedono di tutti i colori e questa volta la notizia è davvero bombastica, perché tutto ci si poteva immaginare ma che lo “Special One” tornasse in Italia dopo undici anni, proprio nessuno lo aveva messo in conto, alla Roma poi…

Ma vediamo come sono andate le cose, partendo dall’annuncio della Società capitolina, che in mattinata rendeva ufficiale la separazione, a fine stagione, dal tecnico Fonseca, con cui i rapporti non erano idilliaci da molto tempo, sia con la Società che con i calciatori e l’ambiente in generale.
Strana in ogni caso la tempistica della notizia, visto che c’è da giocare il ritorno della semifinale Uefa (evidentemente senza speranza di rimonta per i vertici societari dopo il 2-6 dell’andata) e che il settimo posto finale (che significa nuovamente Europa) è insidiato da vicino da un Sassuolo in rimonta.
Vero che la Roma è quotata in Borsa e quindi è necessario dare comunicazione delle decisioni aziendali, ma resta in ogni caso un interrogativo circa i tempi ed i modi, molto più che i contenuti, dati ormai per scontati ed anzi, ci si attendeva un licenziamento immediato del tecnico nato in Mozambico, cosa giù successa in diverse piazze e quindi per nulla sorprendente.

Il resto della mattinata ed il primo pomeriggio, trascorrevano così tra previsioni ed anticipazioni sul futuro romanista, con interviste ad addetti ai lavori che confermavano praticamente in toto l’arrivo di Sarri in panchina ed i movimenti tra i calciatori, dettati proprio dall’ex tecnico della Juventus, bravo a lanciare i giovani e portatore di bel gioco.
Erano circa le quindici e stavo seguendo la giornata di Serie B, leggendo appunto alcune interviste, anche pubblicate in quei momenti, quando improvvisa, come un fulmine a ciel sereno, arrivava una nuova comunicazione della Roma, in cui si ufficializzava l’arrivo di José Mourinho, quale responsabile tecnico della Società per il triennio 2021/2024!

Un colpo che mandava in tilt le Redazioni sportive di tutt’Italia e faceva schizzare come un missile le quotazioni del titolo in Borsa, con un +20% che dava l’idea, anche a livello finanziario, della notizia!

Da un portoghese all’altro quindi sulla panchina della Roma, anche se non sono paragonabili le carriere dei due mister, ma soprattutto non è paragonabile il carisma di Paulo con quello di José, uno capace di uscite fuori dai canoni del calcio, pur se le ultime stagioni non sono esattamente all’altezza dello Special One passato.

Mourinho torna in Italia dopo undici anni, dopo il fantastico triplete vinto con l’Inter, una stagione irripetibile per chiunque anche ad altissimi livelli; ci arriva dopo l’esonero dal Tottenham, prima ancora da quello del Manchester United e la rescissione consensuale dal Chelsea, dove ha vinto l’ultimo Scudetto, nel 2014/15, mentre con lo United ha vinto Coppa Uefa e Coppa di Lega inglese nel 2016/17.

Staremo a vedere come sarà il prossimo triennio nella capitale (ammesso e non concesso che il rapporto duri davvero tre anni, e senza gufare), posto difficile dove allenare, dato che le chiacchiere sono infinite e per bene che vada c’é sempre qualcuno pronto a criticare tutto e tutti, dove chi va in campo (e magari si comporta in modo poco professionale) trova sempre qualcuno pronto a giustificarlo, magari dando colpe (non sue) all’allenatore.

Al momento l’entusiasmo è, per lo più, alle stelle, anche se servirà qualcos’altro e qualcun altro per riportare la Roma ai vertici del calcio nostrano ed europeo, o magari ci penserà Agnelli facendo inserire la Roma nella prossima SuperLega?

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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