Joe BIDEN e Vladimir PUTIN

Situazione sempre “rovente” tar BIDEN e PUTIN, un gioco che corre veloce sul filo del rasoio.

Non caso, a HELSINKY, dove la NATO ha posto una nuova bandiera, BIDEN ha affermato: “Putin ha già perso“.

Immediata la replica del Presidente della Federazione Russa, PUTIN: “L‘invio di nuove armi a Kiev provocherà un’escalation del conflitto e i carri armati forniti dall’Occidente saranno un obiettivo prioritario“.

Nasce così un conflitto epistolare.

BIDEN risponde: “Primo, non credo che i russi possano sostenere una guerra per sempre, non hanno le risorse. Secondo, ci saranno circostanze che potranno spingere Vladimir Putin a decidere che non è interesse della Russia continuare“.

Biden, non soddisfatto del suo dire, prosegue: “Primo non credo che i russi possano sostenere una guerra per sempre, non hanno le risorse. Secondo, ci saranno circostanze che potranno spingere Vladimir Putin a decidere che non è interesse della Russia continuare. Non c’è una reale prospettiva di uso di armi nucleari da parte di Putin. La Cina ed il resto del mondo hanno detto non farlo“.

Ma dal Cremlino arriva un messaggio diretto ovvero oltre al nucleare c’è un’arma ancora peggiore e riguarda l’alimentazione e precisamente le forniture di grano dall’Ucraina attraverso il Mar Nero.

PUTIN fa presente che lunedì 17 luglio p.v. si dovrebbe rinnovare l’accordo per l’esportazione del grano, ma solo se verranno rispettati gli impegni concordati (non sono ancora state sbloccate le esportazioni di fertilizzanti prodotti in Russia) e riconferma: “Un rinnovo possibile solo se tutti gli “ATTORI” confermano che quanto stabilito verrà mantenuto, nel qual caso, aderiremo immediatamente all’accordo!

A cura di Pier Luigi Cignoli – Foto Imagoeconomica

Editorialista Pier Luigi Cignoli

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