Audace Bombers Bologna – Cesena Basket 2005 / 50 – 61 (7 – 23, 25 – 41, 37 – 47)

Audace Bombers Bologna: Grilli 10, Lamborghini 11, Branchini 10, Avellini 4, Carasso 4, Albertazzi 10, Grilli, Poli 2, Skocaj 4, Guozzo 9. All. Scandellari.

Cesena Basket 2005: Ricci, Rossi 14, Santoro 8, Zoboli 9, Montalti 5, Domeniconi 1, Ravaioli 6, Pezzi 5, Sanzani 2, Scarpellini 2, Gennari, Frabegoli 9. All. Solfrizzi.

Arbitri: Linzalone e Mazzarini di Ferrara.

Le gigantesche cotolette alla bolognese trangugiate dalla pattuglia di ”desperados” al Mulino Bruciato di Bologna nel dopo partita, probabilmente sono state digerite meglio rispetto agli ultimi 15/20 minuti di gioco appena prodotti, impossibili da digerire per qualunque stomaco pur in salute. Sì perchè con le premesse ampiamente dimostrate sul campo nei primi due quarti qualcuno, stropicciandosi gli occhi, aveva immaginato alla possibilità di scrivere un record per distacco nel punteggio finale, o quella di passare finalmente un pomeriggio in trasferta di assoluta tranquillità, tanto è stato il divario visto fra le due squadre ad inizio match.

Un inizio blando e soporifero è stato subito squarciato da una furibonda accelerazione che ha scavato un solco enorme far le due squadre già prima del gong del primo intervallo con Darione Farabegoli a giganteggiare sotto le plance e a mettere due triple, fotocopiate da Pezzi, Rossi e Zoboli.

Sul 23 a 7 nessuno avrebbe scommesso un centesimo non solo sulla vittoria dei Bombers, ma anche su un loro possibile riavvicinamento che invece già nel secondo quarto è sembrato meno improbabile. Coach Scandellari si rifugia nella zona e chiede ai suoi più concretezza ottenendo una reazione più che apprezzabile che ha il merito di non far allargare la forbice, riuscendo nell’impresa di pareggiare (18 a 18) il secondo quarto. Il pugno nello stomaco, arriva in avvio del terzo quarto, ed è in realtà un vero e proprio hara-kiri per la truppa di uno sconsolato Solfrizzi, che vede i suoi spegnersi letteralmente soprattutto nella testa, cambiando l’approccio mentale ad una partita evidentemente considerata già data per vinta, anzi stravinta.

Succede che l’Audace piazza un parziale di 12 a 0 ed arriva a – 6, mentre sul campo vagano i fantasmi di quei romagnoli scintillanti di poco prima, e che riescono a far peggio di quanto prodotto dai padroni di casa nel primo quarto, mettendo a referto soli 6 punti. Con un piccolo sforzo mentale riprendiamo a produrre qualche buona giocata e il gap torna subito oltre la doppia cifra, che si mantiene senza nuovi sussulti fino al gong finale, arrivato come una liberazione dalle ombre minacciose tornate ad offuscare la mente di ”quei bravi ragazzi” che potrebbero spaccare il modo se solo usassero meglio la testa, e che invece spesso si fanno del male da soli; meditate gente, meditate…

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Repertorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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