É stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di avere violentato, dal 2017 a oggi, almeno 63 donne, tra le quali una minorenne, spacciandosi per ginecologo pur non avendo mai conseguito questa specifica specializzazione.

In realtà il destinatario dell’ordinanza cautelare in carcere è un cardiologo dipendente dell’Asp di Catanzaro, in servizio presso l’ospedale di Soverato. Le violenze sessuali sarebbero avvenute proprio nel suo studio medico.

Nei suoi confronti, contestualmente all’arresto, sono scattati anche un decreto di sequestro preventivo di dispositivi elettronici e l’accusa di pornografia minorile, interferenze illecite nella vita privata e truffa.

L’indagine, condotta dai carabinieri della Compagnia di Soverato, è nata a giugno scorso, in seguito alla denuncia sporta da una ragazza 20enne nei confronti del medico. L’ipotesi è che il sanitario, traendo in inganno le giovani donne sulla propria qualifica di ginecologo, specializzazione che non aveva mai conseguito, col pretesto di effettuare visite mediche, le spingesse ad atti sessuali o le forzasse a utilizzare oggetti di forma fallica per scopi sessuali. Oltre a esigere il pagamento del corrispettivo per l’attività ‘professionale’ svolta, attraverso l’utilizzo di una telecamera si procurava indebitamente i video delle visite alle pazienti, che provvedeva poi a memorizzare e a conservare, in forma criptata, su propri dispositivi elettronici.

A cura di Elena Mambelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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