In Europa le automobili elettriche e ibride vendute sono state l’11% del totale, segnando un +314% e in Italia la percentuale è stata addirittura del 38% (anche se, rispetto al totale di automobili su strada, quelle elettriche o ibride rappresentano ancora solo l’1,5%). A luglio 2021 l’Unione Europea ha proposto un addio definitivo ai veicoli a benzina e diesel entro il 2035, segnando un ulteriore passo verso un futuro elettrico.

Nel giro di qualche anno, l’elettrico sarà probabilmente l’unica opzione che avremo al momento dell’acquisto di un’auto nuova.

Bisogna anche considerare, però, che in questo caso vale il principio del “chi più spende meno spende”: oltre al fatto che un pieno ci costerà meno in Italia i veicoli elettrici non pagano il bollo per i primi cinque anni, e poi pagano solo il 25% del totale.

CI SONO ABBASTANZA COLONNINE DI RICARICA PER TUTTI? Al momento no: secondo il report di Motus-E, a fine 2021 in Italia erano presenti poco più di 26.000 colonnine di ricarica pubbliche. Se tutti guidassimo veicoli full electric, rimarremmo a piedi in breve tempo: «il numero attuale di colonnine non è neanche lontanamente sufficiente a soddisfare la richiesta», afferma Paul Wilcox, direttore generale di Vauxhall Motors, riferendosi ai numeri del Regno Unito (simili a quelli italiani, con 30.000 colonnine per 67 milioni di abitanti). Secondo Wilcox, però, le colonnine aumenteranno naturalmente con l’aumentare dei veicoli elettrici sulle strade.

DAVVERO LE AUTO ELETTRICHE NON INQUINANO? Questa domanda la aggiungiamo noi, e rispondiamo che dipende da diversi fattori: innanzitutto dobbiamo pensare che per produrre le batterie al litio ci vuole, appunto, il litio, la cui estrazione costa molto all’ambiente (e alle persone, a causa dei rifiuti tossici) ma anche altri metalli come il cobalto, il manganese, il nichel, il rame, la grafite e l’alluminio, la cui richiesta sta aumentando proprio a causa della transizione all’elettrico.

A cura di Claudio Piselli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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