Assegno di accompagnamento 2017: cambia l’importo dell’indennità erogata dall’INPS. Infatti, visto l’aumento del costo della vita, l’importo dell’assegno di accompagnamento è salito a 533,22 euro al mese. L’assegno di mantenimento, o anche indennità di accompagnamento, è una prestazione economica che viene erogata dall’INPS a favore degli invalidi civili che hanno bisogno di continua assistenza.

Chi sono i beneficiari?
Per potere ottenere l’indennità di accompagnamento 2017, e quindi usufruire della prestazione economica erogata dall’INPS, è necessario rispettare alcuni requisiti. Potrà quindi chiedere l’indennità di accompagnamento 2017 chi è in possesso dei seguenti requisiti:

– invalidità 100% per malattie fisiche o psichiche;
– impossibilità ed incapacità alla deambulazione, ossia essere nell’impossibilità di svolgere azioni quotidiane senza l’aiuto continuo di un accompagnatore;
– essere cittadini italiani oppure stranieri comunitari iscritti all’anagrafe del Comune di residenza, cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno da almeno 1 anno;
– avere residenza stabile ed abituale in Italia.

L’indennità di accompagnamento 2017 non viene invece riconosciuta agli invalidi ricoverati gratuitamente presso istituti di ricovero per più di 30 giorni e che percepiscono un’indennità analoga a quella di invalidità, ossia che siano titolari di pensione di inabilità per causa di guerra, lavoro o di servizio, quando l’importo è superiore a quello previsto per l’indennità di accompagnamento 2017.

L’indennità è riconosciuta anche ai cittadini UE che siano iscritti all’anagrafe del Comune di residenza e ai cittadini extracomunitari in possesso di permesso di soggiorno. Requisito essenziale per potere ottenere l’indennità di accompagnamento è avere una residenza stabile e abituale sul territorio nazionale.

Non ci sono limiti massimi o minimi di età per l’assegno di accompagnamento, ma solitamente coloro che hanno più di 65 anni o meno di 18 anni rientrano tra i beneficiari a condizione che abbiano delle difficoltà persistenti a svolgere dei compiti o delle funzioni tipiche per la loro età.

Quando spetta?
L’importo dell’indennità viene erogato a partire dal primo giorno del mese successivo la presentazione della domanda. L’assegno viene corrisposto per 12 mensilità.

E’ cumulabile con altre prestazioni?
L’indennità di accompagnamento non è una prestazione cumulabile con altri trattamenti simili quali ad esempio invalidità contratte per causa di guerra, di lavoro o di servizio e con l’indennità di frequenza. E’ invece cumulabile con gli altri trattamenti assistenziali e previdenziali come ad esempio la pensione di inabilità civile, o le pensioni dirette e indirette. L’indennità di accompagnamento è inoltre compatibile con lo svolgimento di attività lavorativa.

L’importo aggiornato
L’importo dell’indennità di accompagnamento viene aggiornato annualmente dall’INPS in base all’inflazione e all’aumento del costo della vita. L’importo dell’indennità di accompagnamento 2017 è pari a 533,22 euro per 12 mesi. A differenza della pensione di invalidità 2017, per quanto riguarda l’indennità di accompagnamento non sono previsti limiti di reddito.

Come presentare la domanda
Per richiedere l’indennità di accompagnamento 2017 occorre seguire il seguente iter procedurale:

– chiedere al medico di famiglia il rilascio di un certificato medico che attesti la percentuale di invalidità riconosciuta dalla Commissione medica;
– trasmettere quindi l’apposito modulo di domanda dell’indennità di accompagnamento 2017 all’INPS. E’ possibile procedere alla trasmissione rivolgendosi ad un Caf o a un patronato oppure per via telematica sul sito dell’INPS qualora si disponga di PIN dispositivo;
– una volta trasmessa la domanda per l’indennità di accompagnamento 2017, l’INPS fisserà una visita medica presso la Commissione medica ASL;
– attestata la presenza dei requisiti necessari, la Commissione medica trasmetterà la documentazione all’INPS che potrà quindi provvedere al pagamento dell’indennità di accompagnamento 2017.

Assegno di accompagnamento è soggetto ad Irpef?
L’indennità di accompagnamento non è soggetta all’Irpef, quindi non c’è bisogno di dichiararla nella dichiarazione dei redditi. L’assegno, infatti, spetta a prescindere dal requisito reddituale personale, poiché quel che conta è il titolo della minorazione.

Per maggiori informazioni, dettagli, bando, domanda: http://www.lavoroeconcorsi.com/domanda-assegno-accompagnamento-importo#ixzz4ccJTfnTi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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