Alberto Fedele era scomparso in Luglio nelle Ande a 4.800 mt di altitudine

È di Alberto Fedele il cadavere congelato trovato ieri da una squadra di soccorritori nella provincia peruviana di Urubamba. L’ingegnere pavese si trovava nel Paese sudamericano come volontario di WeWorld onlus. “È confermato che il corpo ritrovato è di Alberto – ha detto all’ANSA il presidente di WeWorld Marco Chiesara – È stato riconosciuto grazie allo zaino e ai vestiti. Probabilmente è scivolato durante l’escursione“.

Alberto Fedele, il cooperante pavese di 30 anni era disperso dal 4 luglio scorso durante un’escursione alla laguna che aveva deciso di affrontare da solo, a un’altitudine di 4.800 metri, portandosi un telefono cellulare che però in quella zona non aveva campo.

Fedele, si trovava in Perù come volontario della onlus WeWorld. Il giorno in cui è scomparso era partito alle 5 del mattino per un’escursione nella laguna di Juchuyocha. Il suo rientro era previsto verso le 19, ma di lui da quel giorno non si è saputo più niente.

Ad agosto nella zona era stato trovato un altro corpo che poi era risultato essere di un’altra persona.

A cura di Elena Mambelli – Foto Repertorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui