Il governo brasiliano ha licenziato la coordinatrice generale dell’Osservazione della Terra dell’agenzia spaziale nazionale Inpe, Lubia Vinhas, il cui dipartimento è responsabile del monitoraggio satellitare della foresta pluviale amazzonica.

Il licenziamento arriva tre giorni dopo la diffusione dei dati sulla deforestazione di giugno, che mostrano un nuovo record nella devastazione della regione. I due fatti non sono stati esplicitamente collegati, mentre l’Inpe ha dichiarato che il cambiamento fa parte di una riorganizzazione interna con cui migliorare le sinergie.
Tuttavia, la coincidenza è guardata con sospetto e critiche, mentre le organizzazioni ambientaliste denunciano che potrebbe trattarsi di un’eco del licenziamento del direttore dell’Inpe Ricardo Galvao, avvenuto l’anno scorso.

Non è un mistero l’ostilità del presidente Jair Bolsonaro nei confronti di ambientalisti e difensori del territorio e delle sue popolazioni indigene. Mentre lo sfruttamento economico della foresta, sinonimo di apertura di miniere e disboscamento, è foriero a vari livelli di conflittualità: è della settimana scorsa la presa di posizione di decine di aziende brasiliane che, in una lettera inviata al vicepresidente, che dirige il consiglio del governo in quella regione, hanno chiesto un giro di vite contro il disboscamento illegale.

Secondo i nuovi dati dell’Inpe, altri 1.034 chilometri quadrati di foresta amazzonica sono stati disboscati a giugno, un nuovo record dall’inizio delle rilevazioni nel 2015. Da gennaio a giugno la deforestazione totale dell’Amazzonia brasiliana ha riguardato 3.069 chilometri quadrati, il 25% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

L’attenzione è alta in questo periodo anche in vista della cosiddetta ‘stagione dei roghi’, in cui i proprietari terrieri usano il fuoco per bruciare boscaglia e foresta. Vari attori hanno segnalato al ministero dell’Ambiente e al vice presidente, generale Hamilton Mourao, che potrebbero disinvestire dal Brasile se la situazione non cambiasse.

Nel maggio dello scorso anno, dopo pesanti critiche, Bolsonaro aveva incaricato l’esercito di contrastare la deforestazione, ormai arrivata ai massimi livelli da 11 anni. Tuttavia, i dati dell’Inpe mostrano che il disboscamento ha continuato ad aumentare.

A cura di Elena Giulianelli – Foto Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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