Questa mattina, il comune di Amatrice ha depositato presso la procura del tribunale di Rieti, una querela per diffamazione aggravata.

I fatti riguardano la pubblicazione delle vignette apparse sul periodico francese Charlie Hebdo. Secondo quanto viene esposto nella querela da parte dei legali del Comune di Amatrice,
le vittime del sisma del 24 agosto sono state rappresentate “in modo tale da somigliare a degli stereotipati piatti della tradizione culinaria italiana”, mentre una seconda vignetta “aveva attribuito la colpa della devastazione del centro Italia alla mafia”.

“Si tratta di un macabro, insensato e inconcepibile vilipendio delle vittime di un evento naturale – ha spiegato l’avvocato Mario Cicchetti -. La critica, anche nelle forme della satira, è un diritto inviolabile sia in Italia che in Francia, ma non tutto può essere ‘satira’ e in questo caso le due vignette offendono la memoria di tutte le vittime del sisma, le persone che sono sopravvissute e la città di Amatrice”. Ad avviso dello stesso legale “appare assolutamente configurabile la diffamazione aggravata e non si può ritenere in alcun modo sussistente l’esimente del diritto di critica nella forma della satira”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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