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Dopo oltre tre settimane di stabilità, sale di un punto percentuale, tornando al 3%l’occupazione di posti nelle terapie intensive da parte dei pazienti con Covid-19 nell’arco delle ultime 24 ore. Lo stesso valore che si registrava esattamente un anno fa, quando però di questi tempi girava una variante molto meno contagiosa. E’ quanto emerge dai dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) pubblicati oggi.

E’ stabile al 9%, nell’arco di 24 ore in Italia, l’occupazione dei posti letto nei reparti di area non critica da parte di pazienti con Covid-19. Si registra però una crescita in 12 regioni, raggiungendo il 21% in Sicilia e Umbria. Gli aumenti si registrano in Abruzzo (al 9%), Basilicata (14%), Calabria (18%), Campania(10%), Liguria (11%), Marche (8%), Molise (9%), Pa Bolzano(16%), Pa Trento (9%), Sardegna (8%), Sicilia (21%) e Umbria(21%). E’ stabile in Emilia Romagna (10%), Friuli Venezia Giulia (12%), Lazio (9%), Lombardia (7%), Puglia (10%), Piemonte (4%), Toscana (7%), Valle d’Aosta (11%) e Veneto (6%).

A cura di Silvia Camerini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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