Il gol di Pellegrini contro l'Ungheria

ITALIA-UNGHERIA 2-1

ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Calabria, Mancini, Bastoni, Spinazzola (30’st Dimarco); Pellegrini (21’st Locatelli), Cristante, Barella (39’st Tonali); Politano (30’st Belotti), Gnonto, Raspadori (39’st Zerbin). In panchina: Cragno, Meret, Bonucci, Luiz Felipe, Di Lorenzo, Pessina, Esposito. Allenatore: Mancini.

UNGHERIA (3-4-2-1): Dibusz; Lang, Orban, At. Szalai; Nego (13’st Fiola), A. Nagy (13’st Styles), Schafer (42’st Vancsa), Z. Nagy (36’st Bolla); Sallai, Szoboszlai, Ad. Szalai (42’st Adam). In panchina: Gulacsi, Szappanos, Kecskes, Spandler, Barath, Vecsei, Salloi. Allenatore: Rossi.

RETI: 30’pt Barella, 45′ pt Pellegrini; 16′ st Mancini (aut).

ARBITRO: Scharer (Svizzera).

NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni.

Spettatori presenti 14.942 per un incasso di 239.328 euro.

Ammoniti: Barella, Schafer, Cristante.

Angoli: 8-6 per l’Italia.

Recupero: 0′; 4′.

L Nazionale azzurra ritrova gioco e certezze, ma soprattutto una vittoria convincente che non lascia dubbi a Roberto Mancini e al pubblico presente.

Al “Manuzzi” di Cesena, infatti arriva il primo successo nel gruppo A3 di Nations League con il 2-1 all’Ungheria nel segno di Barella e Pellegrini che portano gli azzurri in testa alla classifica.

Il ct azzurro riporta Pellegrini nei tre di centrocampo e sceglie il tridente leggero con Politano, Raspadori e Gnonto, in campo dal 1′.
Il classe 2003 dello Zurigo prima spizzica una conclusione da posizione allettante, poi è ancora in evidenza si costruisce un altro tiro però troppo morbido. Sul corner seguente, Mancini dalle giunto indisturbato dalle retrovie svetta altissimo e chiama in causa Dibusz al 21′, protagonista di un gran riflesso. Dall’altro, invece, risponde presente Donnarumma sul velenoso diagonale di Sallai.

Ma l’Italia è più tecnica e passa in vantaggio al 30′: Spinazzola va in proiezione offensiva, assist per Barella al limite dell’area, che lascia partire un gran destro sul quale Dibusz può solo sfiorare. Una boccata d’ossigeno che libera mente e gambe degli azzurri, che chiudono la prima frazione in crescendo: negli ultimi minuti Pellegrini prima regala a Gnonto il pallone del raddoppio, anticipato da un intervento miracoloso di Nego, e poi raddoppia al 45′ col gol dopo la grande giocata di Politano (tra i migliori proprio con Pellegrini e Spinazzola) sulla destra.

Nella ripresa il canovaccio non cambia: la Nazionale aggredisce alto e non dà tregua all’Ungheria, Politano colpisce una traversa incredibile. Ma nel momento di massima sofferenza, l’Ungheria accorcia le distanze al 61′ con lo sfortunato autogol di Mancini sul cross del subentrato Fiola.
Di fatto l’unica macchia nell’incontro, dove Zerbin (che conosce bene Cesena avendo vestito la maglia bianconera) fa l’esordio in azzurro e aiuta nella gestione del 2-1 sino al triplice fischio di Scharer.

L’Italia balza così al comando con 4 punti e si prepara alla trasferta di Wolverhampton di sabato, dove ritroverà l’Inghilterra dopo la gioia di Wembley della scorsa estate.

Le parole in sala stampa di Roberto Mancini: “È stata una buona partita, soprattutto nel primo tempo. L’autogol ci ha messo un po’ di timore addosso, ma era una gara che doveva finire con un margine più ampio. Questa è un’Italia piena di ragazzi giovani che dovrà lavorare molto, la strada è lunga, ma l’importante era vincere”. Lo dichiara ai microfoni Rai il Ct della Nazionale, Roberto Mancini, al termine della gara.

L’11 giugno Inghilterra-Italia a Wolverhampton – Dopo la vittoria per 2-1 di questa sera a Cesena contro l’Ungheria, la Nazionale di Roberto Mancini tornerà in campo sabato 11 giugno al Molineux Stadium di Wolverhampton per affrontare l’Inghilterra in un match valido per la terza giornata del gruppo 3 della Lega A di Nations League. Martedì 14 Germania-Italia a Moenchengladbach chiuderà l’intenso giugno degli azzurri.

A fine gara tafferugli sedati dalle forze dell’Ordine dietro la Curva Mare all’interno e fuori dal bar Bombanera luogo di ritrovo degli ultras del Cesena, sono in corso accertamenti per individuare i responsabili.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Lapresse

Il Direttore Editoriale Carlo Costantini

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