Omicidio aggravato dalla premeditazione e dal fatto che la vittima aveva meno di 18 anni. È questa l’ipotesi d’accusa formulata dalla Procura per i minorenni di Bologna nei confronti del ragazzo di 16 anni sottoposto a fermo nella notte, dopo l’interrogatorio nel corso del quale ha confessato di aver assassinato Chiara Gualzetti, la 16enne trovata morta vicino a un bosco a Monteveglio nel Bolognese dopo essersi allontanata da casa ieri mattina.

Il provvedimento è stato eseguito alle 4.30 dai carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Borgo Panigale e del nucleo investigativo del comando provinciale. A suo carico ci sarebbero diversi riscontri oggettivi, oltre alla confessione. Il movente è al vaglio degli inquirenti. Su disposizione del pm della Procura per i minorenni Simone Purgato, il 16/enne è stato portato in un centro di giustizia minorile.

Ha detto di aver agito da solo. Ha dato appuntamento a Chiara Gualzetti, l’ha portata ai margini del bosco nel parco dell’Abbazia di Monteveglio e lì l’ha uccisa, domenica scorsa. In quel punto, parzialmente nascosto da un cespuglio, il cadavere è rimasto per un giorno, quando è stato trovato ieri pomeriggio dai volontari attivati dai genitori.

Il racconto del sedicenne fermato sarà riscontrato in ogni suo punto dai carabinieri e dalla Procura per i minorenni di Bologna.

A cura di Elisabetta Turci – Foto Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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