Per il video choc del rapper Fuma, l’azione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza non si è fatta attendere. In relazione alla diffusione sulle piattaforme social del patetico e osceno video di un cantante rapper nel cui titolo si sponsorizza una nota casa automobilistica tedesca che ricorre anche nel testo – a tal proposito ci si chiede in che misura l’Audi sia coinvolta – inneggiante a minacce di morte nei confronti delle forze dell’ordine, il Dipartimento della P.S., nell’esprimere indignazione e ferma condanna per i messaggi e le immagini di violenza contenute, ha comunicato che ha attivato gli uffici investigativi per intraprendere immediate misure di contrasto.

La polizia postale ha avviato diretti contatti con le autorità legali delle principali piattaforme social per rimuovere il video. Con tempestività YouTube ha risposto positivamente alla motivata richiesta. È stata altresì presentata all’Autorità Giudiziaria competente una dettagliata segnalazione in merito ai reati che verranno ravvisati.

Quindi è stato rimosso da Youtube il vergognoso video – che ci riporta a fatti di vecchia memoria – in cui compariva un poliziotto penzolante appeso a testa in giù. Grazie al tempestivo intervento del Dipartimento, è stato posto un primo rimedio a questo orrore in cui, oltre tutto, era presente anche un giovanissimo bambino, che ovviamente chiama in causa anche il Garante dei minori e l’autorità tutelare. Ora si aspetta che gli altri social facciano lo stesso, nel rispetto della legalità e del decoro, oltre che della memoria di tanti servitori dello Stato, che hanno perso la vita nell’espletamento del dovere, e delle loro famiglie.

Ma, soprattutto, ci si augura che conseguenze anche più severe possano interessare chi si è reso responsabile di questa trovata oscena. Ci dovrebbero essere limiti invalicabili, anche in campo “artistico”. Minacciare di morte chi porta la divisa e con esso lo Stato, affermando una presunta capacità di prevaricarlo con la violenza, certamente lo è. Tante le prese di posizione di associazioni che rappresentano le forze dell’ordine e sigle sindacali di polizia che si riservano anche singole azioni legali. Oggi, alla ricerca del video “capolavoro” dal titolo ”Audi” del rapper Fuma, compare la scritta: “Questi contenuti non sono disponibili nel dominio di questo paese a causa di un reclamo legale da parte del Governo”.

Non è possibile gioire davanti al cadavere di un poliziotto, perché molte madri, padri e figli hanno pianto davanti al corpo senza vita di tanti uomini e donne in divisa che hanno dato la vita per servire il proprio Paese.

È stato, tra l’altro, rivolto un personale appello al Capo della Polizia Gabrielli e al Ministro dell’Interno Lamorgese con il quale si chiede di non lasciare che i rappresentanti dello Stato debbano subire anche questo ulteriore affronto nel silenzio di chi dovrebbe tutelarli tra le istituzioni.

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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