La consegna dei David di Donatello è un grande evento della cultura italiana. La sua storia è così lunga e intensa, ed è così radicata – grazie all’intraprendenza e alla determinazione del fondatore Gian Luigi Rondi – da costituire quasi un’enciclopedia del nostro cinema”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo intervento alla cerimonia di presentazione dei candidati ai premi David di Donatello in corso al Quirinale.

“La storia del cinema fa pienamente parte della storia nazionale, che il cinema è stato capace di vivere, di raccontare, esprimendone sentimenti e valori. È stato capace di rafforzare il senso civico, di sollevare grandi questioni sociali. E di dare emozioni. Parole e immagini che sono oggi parte di noi, e senza le quali saremmo meno consapevoli come Paese”, aggiunge.

“Complimenti, i più grandi, a Giovanna Ralli e a Sabrina Ferilli”, ha aggiunto Mattarella. “Giovanna Ralli: particolarmente per la mia generazione è una leggenda, con la sua eleganza e la sua maestria. La ringrazio per le sue parole. Sabrina Ferilli: immagine simpatica, trascinante, irresistibile nella sua bravura. Due attrici romane, che ora sono ufficialmente nella storia del David. Due premi meritatissimi”.

“Sono felice perché questo premio viene dopo un bel po’ di anni. Penso di avere fatto al meglio il mio mestiere, con determinazione, e mi fa estremamente piacere. Ringrazio tutta l’Accademia del cinema”. Lo dice Sabrina Ferilli riferendosi – durante la cerimonia al Quirinale – al premio David di Donatello Speciale che le sarà consegnato martedì sera. Ferilli ha poi chiamato al suo fianco Giovanna Ralli: “Non c’è una sola foto tua senza mascherina, sembra un brigante tutta coperta”, scherza rivolgendosi alla sua collega romana. Poi, mostrandosi a telecamere e fotografi: “Guarda un po’ che coppietta”.

“Sono emozionata e onorata, sono 70 anni di carriera, ho cominciato che avevo 13 anni, facevo la comparsa a Cinecittà, stavo fuori tutto il giorno. Ho avuto la fortuna di lavorare con i più grandi sceneggiatori. Ora sono emozionata di essere qui, davanti al presidente Mattarella. Sono felice anche per Sabrina, perché siamo due romane, e amiamo Roma”, ha detto la Giovanna Ralli, che riceverà il David di Donatello alla Carriera nel corso della cerimonia a Cinecittà.

La presidente dell’Accademia del Cinema Italiano e dei Premi David di Donatello, Piera Detassis, al Quirinale, ha salutato il capo dello Stato e il ministro Franceschini, “che è al lavoro per sostenere un settore che soprattutto in questo momento ne ha bisogno. Ringrazio Rai1 per l’impegno mai venuto meno, neanche durante il lockdown, e Cinecittà per l’apertura e la disponibilità dimostrata.

Non è facile – ha sottolineato Detassis – in tempi così ostinati e crudeli trovare il tono giusto per parlare di cinema, ma ci aiutano i film candidati, che raccontano di abbracci tra generi e generazioni. Varietà, originalità e diversità, ma con il filo rosso dell’evocazione del mito del cinema e del teatro. Sono voci italiane ma dalle ambizioni internazionali, come dimostrano i riconoscimenti e le candidature nei principali premi esteri, Oscar compresi. E ancora una volta Napoli si dimostra grande fonte di ispirazione”. “È importante – ha concluso – affrontare senza nostalgia le sfide del futuro.

I tanti film prodotti dovranno essere equamente distribuiti, per arrivare con forza in quelle sale cinematografiche che più di altri settori stanno soffrendo. Bisognerà avere molta attenzione alle nuove abitudini dello spettatore, sempre però salvaguardando la visione in sala. Il cinema e la cultura audiovisiva sono un bene primario.
I film del David ci raccontano che un altro mondo è possibile”.

“Grazie, presidente, per le parole che ha detto nel discorso di insediamento per il suo secondo mandato, sull’importanza della cultura”. Così il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha introdotto il suo discorso alla cerimonia al Quirinale per celebrare i candidati al David di Donatello, alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella. Franceschini ha sottolineato: “Oggi è un momento di festa, ma anche l’occasione per ragionare sullo stato di salute del cinema.

Abbiamo attraversato questo tempo difficile ma la produzione audiovisiva non si è mai fermata, e ora sarà importante per trainare anche altri settori. Il governo è consapevole dell’importanza del settore, e lo dimostra con gli investimenti fatti: il fondo del Cinema è passato da 150 milioni nel 2014, a 400 milioni nel 2017 e quest’anno sono quasi 750. Nel Pnrr quasi 7 miliardi sono destinati alla cultura, con un grande investimento da 300 milioni su Cinecittà, che ospiterà domani la cerimonia, e che ambisce a diventare sempre più un riferimento europeo”.

A cura di Televideo – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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